Un ottimo libro di storia, il secondo che leggo di Francesco Filippi, che racconta i settantanni del dopoguerra in Italia, un lungo periodo in cui non si è mai affrontato veramente il periodo fascista, un po' grazie al fatto che buona parte del regime è rimasta al suo posto anche nel periodo repubblicano e un po' grazie alla censura culturale che ha preferito aiutare a consolidare la figura dell'italiano come brava persona. Un libro da leggere con molta attenzione.