venerdì 3 aprile 2020

In diretta dalla zona rossa - parte 27

Ho già "descritto" 28 giornate e ce ne saranno ancora tante, non l'avrei mai immaginato. Ero tendenzialmente molto propenso allo smart working ma sento in giro molte lamentele. Se dovete solo trasmettermi negatività e rompere i coglioni perchè non siete capaci di accettare le diversità degli altri fate pure a meno di telefonarmi e sappiate che sto bene! Di confusione ne è stata effettivamente fatta molta, adesso ci si dice che è bene utilizzare sempre le mascherine perchè il virus è nell'aria, si fa veramente fatica a capire per bene come è giusto comportarsi, ed è anche logico visto che questo maledetto virus è ancora da studiare bene. E' arrivato il momento della mia prima autocertificazione mentre tornavo a casa dal lavoro: ero perfettamente in regola, mi hanno fermato a Borghetto sulla strada che faccio quotidianamente da Felegara a Tabiano, speriamo bene! ... malgrado la gentilezza mia e due dei carabinieri (tutti e tre ben stanchi) non ero per niente a mio agio. Andando al lavoro tutte le mattine incontro la stessa signora anziana che va a fare la spesa. Ci sono un sacco di lavoratori autonomi in grossa difficoltà, tanti commercianti con merce invenduta da pagare, che necessitano di sovvenzioni sociali ma purtroppo ci sono anche furbetti pronti ad approfittarne. Ma tutti quelli che stanno organizzando la grigliata di pasquetta, la faranno poi in terrazza o sul balcone? La serata è completamente dedicata a Indiana Jones con l'aiuto di alcuni barattoli di frutta sottospirito decennali  scoperti nel mobiletto alcoolico. Adesso mi aspettano diversi giorni in casa, quindi riprenderanno anche le grandi pulizie di primavera. Un'amica che lavora in un reparto di rianimazione e terapia intensiva mi dice che sta aspettando con trepidazione lunedì quando le faranno il tampone!  La situazione statistica sanitaria è ancora alta, stabilizzata su quello che si pensa essere il famoso picco.
"La letteratura ci insegna che, durante un'epidemia, la cosa più importante è non perdere l'umanità".

Fantasmi





In diretta dalla zona rossa - parte 26

In questi giorni ho sempre evitato, anche brutalmente, discorsi di caccia al colpevole che trovo, per essere fine, molto fuori luogo ... ma non poteva scapparmi la frase di un vescovo "il coronavirus è la conseguenza di sodomia e matrimoni gay” che mette veramente a tacere tutti ed entra in competizione con quelle altre cime degli estremisti islamici. Da una vita sono abituato a riempire tutte le pagine dell'agenda giornaliera con appuntamenti e cose da fare, ed è un mese che non segno praticamente niente. Constatazione letta su twitter : "Ogni giorno si scopre che in Italia ci sono 60 milioni di persone che saprebbero gestire in scioltezza una pandemia. Alla prossima il paese ne terrà certamente conto."! Che Internazionale sia un'ottima rivista non c'erano dubbi, adesso fornisce agli abbonati anche una notevole newsletter quotidiana. Qualcuno pensa che le regole siano calate e subito si fa il giro del quartiere con automobile elettrica, bambini e contromano: non si fa! C'è di nuovo troppa gente in giro, ciò non toglie che resto contrario alle delazioni che oltretutto distolgono da lavoro più serio gli addetti. Ma poi ti sento che al telefono urli ad un amico/a che "deve stare in casa" e capisco che pur con tutte le nostre differenze lo stiamo capendo tutti, abbiamo un nemico comune e ci dobbiamo prima di tutto saltare fuori!!  Stamattina sono partito per il lavoro con un bel -2 di temperatura. C'è proprio freddo e anche gli incontri "on the balcon" sono più brevi. In Iran pare che siano morte centinaia di persone che hanno bevuto alcool denaturato per curarsi. Si sta spargendo la voce che in Lombardia sono calati i tamponi in modo da ridurre statisticamente il numero di positivi assecondando così Confindustria e aprire prima molte attività: puzza molto di bufala ma se così fosse sarebbe veramente criminoso. Torno a casa dal lavoro stanco, oltre al mio devi fare un po' anche il poliziotto per difendere gli anziani dai menefreghisti, e sono un po' stanco e non voglio battagliare, per cui se la vicina parte con  Laura Pausini a volume tranquillo non posso che risponderle con Miriam Makeba! E poi mi apro una bottiglia di Chianti e non capisco perchè ma anche lei dura poco più di un'oretta. Dagli ospedali in zona si sente dire che la situazione sta migliorando e oggi non ho visto ne sentito nemmeno un'ambulanza. Dai ragazzi, resistiamo e continuiamo a comportarci correttamente! Ottimisti o pessimisti che siamo, cerchiamo di ritrovarci tutti insieme in una società più consapevole.