Mi sveglio con molta calma e visito subito i favolosi oratori di San Giovanni e San Giuseppe a Urbino. Malgrado i saliscendi c'è sempre un piacevole venticello. C'è sempre uno strano clima, gente con le mascherine ma soprattuo non si sa bene come comportarsi, ma riesco comunque a trasformarmi per due minuti in cameriere dentro un bar di Urbino. Poi mi infilo nelle bellissime gole del Furlo, con colore sempre altalenante tra il verde e l'azzurro e mi concedo una signora passeggiata. Un osservatore di aquile si lamenta per il chiasso dei visitatori. Passano due ciclisti e l'uomo si complimenta con la donna dicendole "Noi due siamo la coppia perfetta. Io decido tu esegui!" ... alzo lo sguardo e vedo la roccia dedicata al duce! In zona Fossombrone vado alla ricerca delle Marmitte dei Giganti ed aiuto anche due anconetani: veramente un bel posticino dove il fiume Metauro scontrandosi con le rocce crea cascatelle e pozze d'acqua, bene apprezzate dai giovani locali e da qualche nudista. In zona c'è Serrungarina dove passeggio prima di visitare Corinaldo che scopro essere la città natale di Maria Goretti. Sarà il nome ma non riesco a fare a meno di lanciare una monetina nel pozzo della polenta e mi incammino lungo le mura. Faccio un rapido giretto a Senigallia per vedere il mare ma la folla mi convince a dirigermi verso la piccola e carina Mondavio per un aperitivo nella piazzetta centrale dove apprezzo classiche scene di vita provinciale, con la neo mamma che introduce in paese il pargolo appena nato e tutte le ragazze se lo contendono mentre gli anziani del bar continuano implacabili a fare complimenti alla cameriera: la favolosa Italietta di provincia. Per strada inchiodo per evitare uno scoiattolo che vedo brillantemente sgaiattolare dallo specchietto. Bene !