Dopo un periodo difficilino e mentre imperversa la sindrome del coronavirus, ho preso su e me ne sono venuto in Sardegna con un volo su Alghero. Comincio subito con 3 problemi non piccoli che risolvo egregiamente, anche perchè l'aria del viaggio mi fa bene. Ad Alghero faccio due passi in centro ed una prima performance con la cucina sarda ed il suo vino. Costeggio il mare fino alla stupenda Bosa per poi perdermi tra i murales di Tinnura. Mi sa che la Sardegna è il mio posto vista l'annosa tradizione dei murales e il mio innato amore verso i paesi dipinti. Faccio una bella passeggiata a S'Archittu prima di vagare per il Sinis dove non posso perdermi una visita al favoloso San Salvatore e ai resti di Tharros. Mi fermo adOristano con gente sempre gentilissima , faccio onore alla pasta di semola e faccio conoscenza con la bottarga. Non mancano i ricordi liberty in paesini come Arborea e Carbonia ma io mi entusiasmo a San Gavino Morreale dove mi regalano anche una mappa per godermi i magnifici graffiti. Mi butto verso il mare in direzione Piscinas con grandi dune e le famose laverie minerarie di Ingurtosu. E' zona mineraria e lo si nota dovunque. Mi fermo all'affascinante tempio di Arras prima di perdermi nell'affascinante Tratalias vecchia e infine mi dirigo a San Sperate che visiterò con molta calma domattina.