Un libro da cui non ci riesce a staccare per nemmeno un secondo. Sacha Naspini racconta la storia di un seminario affittato dalla chiesa ai fascisti per consentire la deportazione degli ebrei, un crimine che per anni si è cercato semplicemente di dimenticare. Senza alcun buonismo l'autore racconta le storie delle persone che vivevano nel paese vicino al seminario, tra indifferenza, omertà e coraggio. Ambientato tra il '43 e il'45 nel grossetano dove da poco tempo è addirittura stata dedicata una piazza al vescovo che affittò il seminario. Un libro assolutamente da leggere.