A distanza di quarant'anni ho voluto rileggere questo libro di Elio Vittorini. E' un romanzo dedicato alla Resistenza ma è ancor più un tentativo di raccontare la banalità del male e la naturale tendenza al bene con la scelta spontanea di schierarsi. E' un romanzo filosofico molto importante che ha anticipato molte riflessioni sul fascismo e sul nazismo, ed è ancora molto attuale filosoficamente.