lunedì 6 aprile 2020

In diretta dalla zona rossa - parte 30

Tanti sono quelli che si sono scoperti grandi cuochi in questi giorni ma ci sono anche quelli che hanno dimostrato di avere in casa una collezione di bottiglie decisamente serie, e sarà mio dovere guadagnarmi in futuro qualche "sano" invito! Anche il mio mobiletto dei superalcoolici dopo anni di solo accumulo e trenta giorni di quarantena comincia a far vedere qualche spazio vuoto. Bellissimo il gruppo facebook "View from my window" in cui la gente posta foto scattate da una finestra di casa sua, a differenza di chi ci sta per divertirsi a denunciare untori. Oh, ma quando ricapiterà di svegliarsi alle 9 in un lunedì non festivo!? Ma le armi, che da Brescia finiscono in paesi in guerra, saranno ancora più criminosamente letali? Dopo la sua arguta proposta di riaprire le chiese per Natale, lo sciacallo si è proposto poi di recitare lui stesso l'"Eterno riposo" (battuta rubata alla favolosa Ellekappa, n.d.r.)! Partita anche a Fidenza l'iniziativa dei buoni spesa per chi è in difficoltà. Buona parte della giornata si passa sempre a fare telefonate con amici, chi più chi meno provati, ma tutti ligi alle regole e con un occhio attento al futuro. Dopo aver spolverato cose che erano ferme nello stesso posto più o meno dal giorno del trasloco di oltre diciott'anni fa mi sono buttato su un progetto ispirato decisamente dalle ultime iniziative parmigiane. Lo scoglio burocratico per adesso non è stato superato ma in compenso la collaborazione dei sempre ottimi fidentini aumenta di minuto in minuto. Non si hanno notizie di persone ricoverate da tempo e si spera decisamente che il silenzio preluda al meglio. Benchè ogni scusa possa sembrare buona, aspetto sempre sera tarda per portare fuori i rifiuti accumulati in un costante ripulisti casalingo e godermi due/tre (massimo massimo 5) minuti di soggiorno in strada senza alcuna possibilità di contatto umano.  Anche domani sono a casa dal lavoro.

Archivio dei bambini perduti

Ne avevo sentire parlare molto bene, è un libro impegnativo ma non delude per niente. E' un po' un buon libro di viaggio, un po' la storia di una coppia in crisi ma soprattutto è la storia dei bambini che cercano di scappare dal centramerica per unirsi a dei parenti e conquistare una vita decente nelle grandi città statunitensi mentre il più delle volte muoiono nel deserto o vengono riportati vilentemente nel paese di partenza. Un libro importante.

Una fotografia per Parma

Ecco la pagina per partecipare all'iniziativa solidale "Una fotografia per Parma".
https://unafotografiaperparma.myportfolio.com

Fili bolognesi