sabato 7 marzo 2009
India centrale (parte 3^)
Le grotte di Ellora sono un altro patrimonio dell'umanità e anche qui l'attuale turismo è rappresentato da scolaresche e pellegrini, amche perchè malgrado le grotte siano di origine buddhiste gli indu vengono a pregare fino ad entusiasmarsi di fronte al favoloso tempio Kailash, costruito lavorando un blocco unico di roccia, veramente una meraviglia. Una meraviglia è anche visitare il famoso forte di Daulatabad che ha il suo punto di forza nell'entrata, costruita a passaggi segreti e paragonabile ad un giro sulle giostre del terrore. Ma il punto forte del fine-viaggio è stata la mia scelta di non passare 2 giorni e mezzo nel caos di Mumbai preferendo la visita ad ulteriore città santa: Nasik. L'approccio con la zona dei ghat è favoloso. Mi fermo ad osservare un bambino che viene rasato a zero sbeffeggiato da altri due ragazzini pelati, mi viene incontro di corsa un uomo che con perfetto inglese mi spiega la situazione: tutti e tre i bambini sono fratelli e hanno perso il padre 30 giorni fa per cui oggi vengono rasati a zero e purificati nell'acqua del fiume sacro ... e giù tutta l'eccezionale spiegazione di questi rituali religiosi e tradizionali, alla fine lo ringrazio per l'eccellente lezione di cultura ma mi viene subito risposto "no, no, grazie a te che mi hai ascoltato!". Mi torna alla mente un episodio di vent'anni fa quando all'alba stavo camminando da solo a Bombay (adesso è Mumbai) vicino alla porta dell'India e fra i tantissimi che dormivano per terra si alzò un uomo, mi venne a parlare e insistette per pagarmi un ciai (un the, n.d.r.) al che dissi che sarebbe stato più giusto lo offrissi io mentre lui insistette e pagò usando tutti i soldi che aveva in tasca, sostenendo che aveva avuto la fortuna di incontrare me e così iniziava bene la giornata! Un altro mondo, un altro modo di concepire i rapporti umani, una dignità che noi occidentali spesso abbiamo del tutto dimenticato. Restando ai ricordi mi viene in mente di quando girando per Ahmedabad tannti anni fa due bambini in un mercato mi gridarono "Yankee" e io risposi che non ero yankee ma italiano e i due ragazzini mi condussero in giro per la città per una visita guidata che altrimenti non avrei mai fatto, li ripagai con due gelati e la madre felicissima del mio comportamento mi regalò un braccialetto con una scritta in urdu "Sei una persona giusta" ... ma quando mai nei rapporti umani occasionali in occidente si hanno simili soddisfazioni? Ma si hanno ancora rapporti umani veri in occidente? Tornando a piedi dai ghat all'albergo di Nasik sono circa 3 km. 3 km. di saluti dalla gente ... mi sembra quasi di essere una persona famosa ma è soltanto umanità felice di vedere uno straniero. Ho sempre voglia un giorno di fare una prova a Milano, di fare un giro per la città sorridendo e salutando la gente per vedere cosa succede, ma nel dubbio lo farei insieme ad almeno un'altra persona per non rischiare di essere picchiato. Una volta girai per il sud dell'India con un dito fasciato e tantissime persone si fermavano per sapere cosa mi fosse capitato ... un'altra volta a Bombay giravo con un paio di pantaloni tagliati all'altezza del ginocchio e mentre in occidente questi andavano di moda qui la gente si preoccupava di sapere come avessi fatto a rompere i pantaloni, e io considerando che non potevo certo dire a gente proprietaria di un solo paio di pantaloni che esisteva gente che li rompeva apposta mentivo dicendo di essere caduto.
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