Un ottimo libro di storia, il secondo che leggo di Francesco Filippi, che racconta i settantanni del dopoguerra in Italia, un lungo periodo in cui non si è mai affrontato veramente il periodo fascista, un po' grazie al fatto che buona parte del regime è rimasta al suo posto anche nel periodo repubblicano e un po' grazie alla censura culturale che ha preferito aiutare a consolidare la figura dell'italiano come brava persona. Un libro da leggere con molta attenzione.
2 commenti:
Interessante, interessante, mi hai fatto pensare a La bomba di Deaglio, che ho letto di recente del quale avevi parlato (anche lì, si vedono che nelle istituzioni molti ex fascisti si erano perfettamete riciclati, giocando al vero sport nazionale, cioè quello del salto carpiato sul carro del vincitore). Che nervoso!
Come spiega anche in questo libro, l'OVRA si è completamente riciclata e idem per tutto il sistema prefettizio senza dimenticare il sistema scolastico ecc.ecc.
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