Da tempo mi viene chiesto di
documentare anche sui social i viaggi che faccio. Ho già un sito (www.marcocavallini.it)
dove, seppure con ritardo epocale, pubblico le fotografie scattate con la
reflex e un po' selezionate, e un blog (questo!) in cui pubblico un piccolo
diario di viaggio che poi sistemo e ripubblico sul sito come racconto completo.
Però vedo che è diverso se pubblichi qualche foto scattata con il telefonino e
crei maggiore interesse, sono poche immagini e non certo di tutti i luoghi
visitati. Positivo ricevere i ringraziamenti di tanti che scoprono luoghi non
conosciuti, positivo per l'ego i complimenti e le richieste di pubblicare gli
itinerari o di capire come faccio a scoprire certi luoghi. Piacevolissimo che
alcuni amici veri, gente che conosco o con cui ho fatto un mare di viaggi
insieme, ne approfitti per contattarmi in chat o al telefono e sentire come il
tutto procede, ravvivando magari il mio dopocena. Poi ci sono le persone, poco
o per niente conosciute live, che si cimentano in battute ironiche, spesso
piacevoli e a volte di un umorismo poco comprensibile (che può anche
non essere totalmente gradito) e che comunque fanno parte
del gioco (e le mie dita a volte si legano!!). Invece si apre un discorso
differente con chi non capisce che il rapporto "social" è comunque
differente se non c'è una conoscenza e una frequentazione fisica: gente che
vorrebbe addirittura interferire nella scelta dell'itinerario perché ci sono
posti più belli (ma che ne sa dei miei gusti, dei miei interessi e del mio
progetto!!) o perché dovrei andare a trovare loro (non è forse meglio conoscere
gente nuova?) o chiamarli per fare visite insieme, sicuramente con le loro
indiscutibili regole comportamentali e con i loro tempi senza il minimo
rispetto per chi mette in piedi progetti senza limitarsi alle sole ciance. Pessima e inaccettabile la battuta (o affermazione) che avrei dovuto rinunciare al viaggio perché non
vaccinato: a parte il fatto che non è obbligatorio (punto 1) e a parte il fatto
che non sono tenuto a dire pubblicamente se l'ho già fatto o meno (punto 2),
non noto nessun barlume di intelligenza in chi fa un'affermazione del
genere pubblicamente: non mi piace chi dà per scontato che le sue scelte siano
quelle giuste. Non disprezzo per niente chi fa la scelta contraria
ponderandola , pur contrastando i no vax, mentre disprezzo
chi si considera infallibile ed utilizza il mio spazio per le sue idee ritenute
le uniche accettabili. Esiste un concetto di libertà tuttora valido e messo
troppo in discussione … su questo non si scherza! C'è chi prende
spunto per riproporre suoi piacevoli e positivi vecchi ricordi personali, e chi
si cimenta in consigli sempre graditi purchè non decadano in una mera e inutile
professione di presunta conoscenza da piedistallo. E poi c'è number one che ti
scrive pregandoti di avvisare quando viaggi perché si aggregherebbe sicuramente:
ça va sans dire che imporrebbe tempi, visite, cibo e quant'altro (!!!) … ma
soprattutto "ma chi ti conosce" e "chi ti ha chiesto niente"!!!!
Se non mi sono fermato a salutare grandi amici di viaggio o di vita, dalle idee
libere e più che tolleranti, è stato solo perché il mio ritmo serrato me lo
rendeva difficile, ma è solo un posticipare a prossimi viaggi più localizzati:
non disperate, prima o poi mi avrete tra voi a scroccare cena, doccia e letto!!
Malgrado tutto continuo a pensare che facebook abbia aspetti utili e di
conseguenza è probabile che io continui ad utilizzarlo per documentare in
diretta i miei viaggi, sarei più contento se tutti capissero che certi commenti
non sono necessari e che possono essere tuttalpiù sostituiti da messaggi
privati (senza obbligo di risposta, n.d.r.), perché bene o male possono esserci
migliaia di persone che li vedono e che hanno sensibilità differenti e vanno
più che mai rispettate. E poi se per molti ormai il viaggio si riduce a mettere
la bandierina, ai selfie, ai falsi racconti di avventure improbabili invece
ritengo che il viaggio, anche per me che amo fotografare, sia il piacere di
incontrare gente diversa, condividere emozioni e scambiarsi idee ed esperienze,
arricchire sì gli occhi ma soprattutto il cuore e il cervello.
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