Finalmente un romanzo di Sepulveda, appassionante e crudo. Non poteva deludere e torna a parlare della crudeltà della dittatura in Cile con una specie di giallo che ruota attorno alla figura di una criminale torturatore. Parla dei tanti esuli spediti in Russia o in altre zone per sfuggire alle persecuzioni, si parla di vendetta e di amore. Forse un po' intricato ma una volta iniziato si vuole assolutamente sapere come va a finire. Decisamente drammatico e fa molto pensare sui crimini compiuti nell'ultimo secolo, e che forse non hanno insegnato niente.
3 commenti:
Un commento che mi ricorda quanto ho apprezzato i pochi libri letti di Sepulveda!
Molto, molto interessante questo titolo, che annoto *_*
Un libro che penso proprio leggerò
decisamente consigliato!
Posta un commento