Conclusa la serata con una favolosa mangiata del piatto tipico locale, maiale cotto nel bamboo, stamattina ci aspetta una grande cerimonia funeraria. Mi reco subito a comprare qualche steca di sigaretta da regalare alla famiglia dei defunti e poi arrivati nel luogo adibito ale cerimonie funeree ci ritroviamo con tutti i pochi turisti prsnti, in maggioranza spagnoli (poi mi diro' anche il perche'). Nel piazzale arriva un sacco di gente con i bufali da donare e per ore aspettiamo il momento topico della giornata, nel frattempo la famiglia dei due defunti si riunisce a discutere quali bufali sacrificare. Intanto la gente comincia a mangiare carne di maiale e si assiepa nelle capanne costrutie ad hoc per l'occasione e che saranno poi smantellate, e il materiale verra' donato alle varie comunita'. Alle 12 inizia la mattanza , o forse meglio chiamarla la carneficina, uno spettacolo decisamente crudo e sinceramente non certo piacevole, in piu' a renderlo sconvolgente ci simettono le risate e il tifo dei convenuti ... si' ho anche rischiato che mi scappasse qualche lacrima! Pero' essendo comunque un'usanza locale non estirpabile ritengo che prima di giudicare bisogni capirne la cultura e soprattutto assistervi, poi credo anche che faro' molta fatica a fare vedere le foto di questo mattatoio. E' un rito animista, e con i sacrifici animali si cerca di aprire una strada facile e srena all'anima del defunto che si invola verso l'eternita'. Punto!
Dopo lunghe discussioni sono stati scelti i 24 bufali da sacrificare (il valore di ognuno e' veramente altissmo, anche 150 milioni di rupie), di questi tre vengono donati alla chiesa cattolica locale. E poi comincia la "giostra" ... colpo secco di coltello alla giuculare e velocemente il cortile si riempie di sangue e bufali morti, quando poi sono i giovani inesperti a infliggere il colpo il bufalo passa anche cinque/dieci minuti di agonia ... e il mio conato di vomito tnde a uscire finche' decido di uscire anch'io di scena: uno spettaccolo decisamente non simpatico!
Ce ne andiamo e per rimanere in tema ci rechiamo a visitare alcune tombe reali adornate dai famosi tau/tau, le sculture in legno dell'albero del jackfruit (legno molto resistente) che contornano le tombe richiamano il sesso del defunto, quindi le vecchie caverne con antiche tombe a forma di arca e tantissimi teschi (gli amanti dell'horror andrebbero in brodo di giuggiole come a Kutna Hora vicino a Praga) fino agli alberi in cui sono stati fatti i buchi in cui seppellire i bambini piccoli, ovvero morti prima che crescessero i denti, piante dalle radici enormi e in cui il legno con il tempo sostituisce le coperture fittizie. Una giornata macabara ma interessante a contatto con una cultura antica, forse primitiva, che cerca di sopravvivere al progresso e che basa ogni sua regola sulle leggi tramandate oralmente in funzione sempre e comunque del culto dei morti.
Razionalmente penso al grande busines che sta dietro alle cerimonie funerarie, poi ceno con ottime crocchette di patate e concludo pensando che comunque la filosofia e le varie religioni create dal'uomo ruotano sempre attorno alla sua grane paura: la morte.
Sono stati tre giorni interessantissimi, domani mi aspettano otto ore di bus fino al piu' vicino aeroporto poi salutero' questa bellissima e strana isola abitata dagli antichi Toraja.
Dopo lunghe discussioni sono stati scelti i 24 bufali da sacrificare (il valore di ognuno e' veramente altissmo, anche 150 milioni di rupie), di questi tre vengono donati alla chiesa cattolica locale. E poi comincia la "giostra" ... colpo secco di coltello alla giuculare e velocemente il cortile si riempie di sangue e bufali morti, quando poi sono i giovani inesperti a infliggere il colpo il bufalo passa anche cinque/dieci minuti di agonia ... e il mio conato di vomito tnde a uscire finche' decido di uscire anch'io di scena: uno spettaccolo decisamente non simpatico!
Ce ne andiamo e per rimanere in tema ci rechiamo a visitare alcune tombe reali adornate dai famosi tau/tau, le sculture in legno dell'albero del jackfruit (legno molto resistente) che contornano le tombe richiamano il sesso del defunto, quindi le vecchie caverne con antiche tombe a forma di arca e tantissimi teschi (gli amanti dell'horror andrebbero in brodo di giuggiole come a Kutna Hora vicino a Praga) fino agli alberi in cui sono stati fatti i buchi in cui seppellire i bambini piccoli, ovvero morti prima che crescessero i denti, piante dalle radici enormi e in cui il legno con il tempo sostituisce le coperture fittizie. Una giornata macabara ma interessante a contatto con una cultura antica, forse primitiva, che cerca di sopravvivere al progresso e che basa ogni sua regola sulle leggi tramandate oralmente in funzione sempre e comunque del culto dei morti.
Razionalmente penso al grande busines che sta dietro alle cerimonie funerarie, poi ceno con ottime crocchette di patate e concludo pensando che comunque la filosofia e le varie religioni create dal'uomo ruotano sempre attorno alla sua grane paura: la morte.
Sono stati tre giorni interessantissimi, domani mi aspettano otto ore di bus fino al piu' vicino aeroporto poi salutero' questa bellissima e strana isola abitata dagli antichi Toraja.
1 commento:
A me quello che ha stupito di più è l'atmosfera allegra e di festa che ho visto in questi riti di per sé "macabri". Sembrava veramente un momento di ritrovo per tutti, per gente che non si vedeva da tempo...
Anche a me ha fatto effetto il sacrificio dei bufali, ma mi hanno detto che poi li mangiavano e li distribuivano anche, quindi, in linea di principio, non ci dovrebbe essere nessuna differenza fra la loro morte e quella dei maiali... (fai conto che io non mangio né bufali né maiali né mucche né polli né nessun altro animale...)
Buon proseguimento con il viaggio!!!
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