Appena arrivati a Sulawesi rimaniamo basiti di fronte all'immensita' dell'aeroporto di Ujung Pandang, dedicato ai soli voli domestici ma decisamente competitivo con qualunque aeroporto italiano! Capisco subito che il turismo di massa l'abbiamo lasciato alle spalle, saliti sul pulmino che in otto ore ci portera' a Rantepao nel pieno centro dell'isola rimaniamo affascinati prima dalle spiagge poi dalla foresta attraverso la quale sorpassiamo montagne prima di raggiungere l'ambita capitale dei Tana Toraja. Una bella dormita al fresco e subito ci caliamo nel mercato tradizionale,dove assaggio il riso cotto dentro a foglie di bambu suscitando l'entusiasmo della gente locale, prima di osservare gli affilatissimi coltelli ed ammirare il legno intagliato con i tipici disegni etnici che caratterizzano anche le facciate delle case tradizionali, su queste ultime ci sarebbe da scrivere dei libri, assomigliano a barche ma allo stesso temo con il tetto riescono a racchiudere il la parte visibile del cielo, sempre a testimoniare la filosofia toraja: si viene dal cielo e si va al cielo! Gente gentilissima, come sempre d'altronde! E stasera ci siamo anche dedicati ai maialini cotti nel bambu, proprio un signor piatto!! Ma torniamo al mercato, che si tiene ogni 6 giorni e che fortunatamente e' cascato proprio nei giorni della mia visita ... conclusa la parte delle verdure e della frutta, con spezie mai viste e con gli immancabili mucchi di peproncini che sprizzano fuoco solo a guardarli, siamo passati alla parte degli aanimali: la Wall Street dei Toraja! Centinaia e centinaia di bufali dal valore altissimo, alcuni di colore rosato chiazzato di nero, mai visti prima, ma tutti ben osservati e valutati, sia in previsione dei sacrifici per i funerali (e domani dovrebbe capitarmi l''occasione fortuita di vederne uno, fortuita perche' tutti sostengono erroneamente che i funerali avvengono solo a luglio e agosto e io mi chiedevo ma nelle altre stagioni non muore nessuno!?) sia per i normali lavori di campagna sia per i combattimenti dalle scommesse altissime. E poi una quantita' industriale di maiali, spesso giganteschi, tutti legati con le canne di bambu e trasportati sulle moto o su carriole, ma con il comune destino di finire sui piatti ... un po' come in Emilia!! :-) Finito il mercato partiamo per un bel trekking che ci portera' a visitare diversi interessantissimi villaggi, sempre salutati dall'abbaiare dei cani e dal canto dei galli, con case moderne ma sempre con le iimancabili vecchie case tradizionali e gli affascinanti disegni etnici, nonche' la testa di bufalo in legno a salutare gli spiriti, in una completta mistura di cristianesimo ed animismo ... e un po' la mia mente se ne e' tornata in Madagascar, dai riti e dalle tombe molto simili. Un po' di pioggia si e' fatta vedere ma la temperatura e' un po' piu' clemente, e soprattutto tutti siamo d'accordo nel dire che questo viaggio e' in deciso crescendo. E adesso vediamo che cosa ci aspetta l'indomani!
1 commento:
Aspetterò le prossime cronache :-)
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