Lo si potrebbe definire come un bel libro di viaggio, ma sarebbe decisamente riduttivo. Lev Golinkin riporta i suoi ricordi di ebreo sottomesso sotto il discutibile regime totalitario russo e racconta la migrazione dalla sua natia cittadina ucraina, Charkov, agli Stati Uniti rifiutando Israele, nel 1989 grazie alle aperture di Gorbaciov. Libro molto ma molto interessante su un argomento a dir poco sconosciuto.
2 commenti:
Titolo interessante, legato alla Storia.
bello bello!
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