Da quando Antonio Tabucchi ci ha lasciato, non avevo più preso in mano un suo libro, finchè l'altro giorno mi è capitato tra le mani questo brillantemente impolverato. L'ho aperto e mi sono subito trovato immerso in una lettura più che piacevole, con uno stile che sinceramente mi era mancato. Il protagonista, il giornalista Firmino, si trova subito dentro un giallo e a contatto con personaggi strani ma ricchi di umanità e forieri di tanti concetti filosofici. Una gran bella lettura che mi ha obbligato a cercare in casa gli altri libri non letti di questo ottimo e mai dimenticato scrittore italiano.
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