Circa 5700 km. in 22 giorni e una media di 12 km a piedi al giorno
sempre in saliscendi. Dopo aver perso 6 kg. in tre mesi ne ho recuperati
solo 2.5 malgrado alcune cene epocali sempre accompagnate da ottimo
vino. Questo è il quarto viaggio che faccio per paesini in tempo
pandemico, un progetto iniziato a marzo dell'anno scorso e che
proseguirà con altri viaggi lunghi ma anche con escursioni mirate a
località appena scoperte. Era il mio sogno da pensionato: girare per
borghetti italiani senza limiti di tempo con un camper e un cane, adesso
non c'è nessuno dei due e soprattutto non c'è ancora la pensione per
cui si fa come si può. L'obbiettivo era il sud ma ne ho approfittato per
visitare posti mai visti sulla strada e conosciuti dopo i viaggi
dell'anno scorso. Avevo un programma di massima che ho abbastanza
rispettato escludendo alcune visite per mancanza di tempo e
aggiungendone altre scoperte ciacchierando con i locali. Ho utilizzato
perlopiù agriturismi e b&b sfruttando booking e non solo ma prenotando
direttamente con il telefono, trovando un'ospitalità grandiosa. Di
conseguenza il sud è da rivisitare così come il Molise. In aumento i
paesini dipinti in cui prendono sempre maggiore spazio i giovani
graffitari. Sempre più facile visitare i paesini abbandonati che stanno
piano piano tornando ad essere leggermente abitati e che "purtroppo"
vanno sempre più di moda. Dispiace per chi di turismo ci campa, ma
sicuramente questo era un periodo favoloso per gironzolare in Italia.
Tanti gli incontri interessanti e tante le cose capite per tornare a
viaggiare in maniera sempre più sostenibile e umana, sfruttando sì le
nuove tecnologie ma appoggiandosi anche all'umanità che è ancora ben
presente. Quasi scontato aggiungere che l'Italia è un paese dalle
migliaia di luoghi meravigliosi, spesso poco pubblicizzati, spesso
difficili da raggiungere o addittura dimenticati ma noto una sempre
maggiore attenzione. Rimane la domanda che spesso ci poniamo noi che
andiamo in giro e ci sbattiamo per raggiungere luoghi curiosi e spesso off
the beaten track "ma facciamo bene a farli conoscere?". Fisicamente sono uno straccio ma rigenerato a livello mentale.
lunedì 14 giugno 2021
Qualche considerazione viaggesca
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4 commenti:
Ciao Marco Pienamente d'accordo con te Ho iniziato anch'io a combinare il trekking con le visite ai piccoli centri che consentono facilmente di entrare nelle piccole comunità locali e un'accoglienza senza eguali VINCENZO
Nel futuro penso che mi dedicherò maggiormente ai viaggi di cammino, ma anche questo mio modo di viaggiare mi sta regalando grandi incontri ed esperienze notevoli ... quando avrò abolito i limiti di tempo dalla mia vita varierò maggiormente il mio modo di muovermi.
Un viaggio grandioso nel suo piccolo
😉
Bravo, sei veramente un mito. Ti auguro di raggiungere presto la pensione, e di potere viaggiare e raccontare come sai fare tu... certo, il problema etico di far conoscere luoghi che è meglio non vengano raggiunti dal turismo di massa è un problema reale. Ma ci sarà ancora un turismo di massa? Dobbiamo augurarcelo oppure muoia Sansone con tutti ...
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