Prosegue il mio progetto di documentare i borghi italiani durante il periodo pandemico. Però non posso esimermi da una sosta con lunga passeggiata sull'Arno in quel di Pisa , dove sotto la torre trovo un presidio per il popolo Saharawi, con bandiera molto simile a quella palestinese e rivendicazioni dimenticate da tutto il mondo. Incontro anche un colorato corteo femminista che di cose da dire ne ha sempre, e poi ammiro il famoso graffiti di Haring, "Tuttomondo". Rimango meravigliato nel paesino di Lajatico che Bocelli, malgrado non mi sia simpatico, ha trasformato in un museo a cielo aperto con tanta "arte insolita" e con il teatro del silenzio. Pochi turisti anche nella bellissima Volterra dove cedo di fronte ad una bruschetta con il pomodoro. Sempre meravigliosa la campagna Toscana che mi accoglie generosamente all'agriturismo La Felce di Pomaramce prima di contrastare la mia dieta nel bel borghetto nascosto di Montegidoli, dove all'Osteria dell'ultimo carbonaio mi sazio con pappardelle al tartufo, salsicce di capriolo con spinaci ed una bella padella di funghi porcini accompagnati da ottimo vino rosso. E come si suol dire: chi ben comincia ..... !! Ha piovigginato ma senza disturbare. Non ci sono tanti turisti in giro ma ho fatto le mie prime chiacchierate estive in lingua inglese, attirate anche dalla mia felpa presa in Colorado, e soprattutto non mi era mai capitato di ammirare un tramonto insieme a così tante rondini.
1 commento:
A parte le salsicce con il cpairolo, sottoscrivo tutto. Sì, il popolo Saharawi è sempre più dimenticato (anzi, che ne ha sentito parlare, a parte noi dei lettori di il manifesto?) e la questione femminile sta riemergendo con forza, anche ora dopo il covid (siamo già al dopo?)... si sicuro, è già emersa durante.
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