Raccolgo un po' di informazioni e parto subito per il passo Grau, considerato a ragione uno dei più bei passi d'Italia. Mi fermo a fare il pieno e vengo scambiato per il benzinaio! Poi iniziano le soste fotografiche e per fortuna la strada è ancora poco trafficata. Scendo contento verso Cortina e mi dirigo nel Cadore dove mi concedo una bella passeggiata tra i murales delle tre frazioni di Cibiana di Cadore, già visti vent'anni fa, ma sempre eccezionali. Due passi a Pieve di Cadore, il piccolo ma bel paese natale di Tiziano e poi riesco clamorosamente a sbagliare strada perdendo almeno un'ora abbondante. E litigo brutalmente con il navigatore con cui passo un discreto lasso di tempo a guardarci in cagnesco finché decido di prendermi ogni responsabilità per il quieto vivere e perchè il viaggio è appena iniziato!! Supero Auronzo sotto una clamorosa pioggia alpina mentre al lago di Misurina purtroppo le cime di Lavaredo (ma sono ancora tre?) sono coperte da enormi nuvoloni neri. Decido quindi di tirare dritto fino a Rasun di sotto e la gentilissima albergatrice mi propone la colazione alle 7 per poter recuperare tempo alla mattina. Mi godo un aperitivo birresco mentre una famiglia discute animatamente sui vari aspetti della pandemia. Per concludere bene la giornata mi concedo canederli casalinghi seguiti da polenta con formaggio e funghi, ovviamente bagnati da ottimo vino rosso meranese. Mentre rientro in hotel un cliente mi fa notare che se con la chiave della camera tutti apriamo la porta principale allora possiamo entrare in tutte le stanze: speriamo che non gli vengano strane idee notturne perchè non è proprio il principe azzurro dei miei sogni !!! Ma mi sovviene una domanda più importante: come mai è già la terza scarpa da trekking destra che mi si buca nelli stesso punto !?
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