lunedì 9 marzo 2020

In diretta dalla zona rossa - parte 2

Mi alzo e sento i soliti rumori della mattina: la vicina alza la tapparella e macchine passano in strada a buon ritmo, sembra tutto normale! Sui social ancora impazzano gli insulti agli irresponsabili, chi li definisce delinquenti chi testa di cazzo, che sono scappati al sud da Milano. Rivolte nelle carceri con morti e alcune fughe. Adesso la nostra è definita zona arancione, diventeremo tutti Hare Khrisna!! Oggi ho lavorato con i guanti. Sigarette ne abbiamo! Ci sono ancora troppi anziani che non capiscono che devono stare in casa. Difficilissimo fare capire alla gente l’esigenza del rispetto delle distanze. La situazione è surreale. Tra un po’ cominceranno anche i ricoveri per esaurimento nervoso! Si vedono in giro sempre più mascherine. Proposte pene pesantissime per chi leggendo il giornale del bar si ostina a girare le pagine dopo avere intinto le dita nella saliva!! Sempre validissimo il trend "#iorestoacasa" mentre si propaga anche "#teniamobotta"!
Da poche ore le norme sono diventate più stringenti ed espanse a tutta l'Italia.

1 commento:

Alligatore ha detto...

Sì, confermo quello che scrivi, anche se non ero in zona rossa, ma arancione, prima che diventassimo tutti arancioni. Confermo, nel senso, che lavorando a contatto con il pubblico, in queste settimane ho trovato molti anziani in giro, a contatto con me, per chiedere cose che potevano chiedere per telefono, o, chi lo sa usare, pc. Un'indifferenza pari all'ignoranza. Non parliamo di chi va a sciare, o al mare, lago (ieri il Garda era pieno zeppo di gente, con bar affollati ... altro che distanza di sicurezza, il virus ieri ha trovato molte nuove case). Insomma, bisogna capirlo, è una questione sanitaria, non securitaria. E chi non ha necessità, deve stare a casa.