martedì 1 gennaio 2019

La donna elettrica

Un bel film islandese per chiudere culturalmente il 2018. Un film che parla di battaglie ecologiche, ambientato nel bel territorio islandese e con tratti fiabeschi da musical. Allo stesso tempo un film di denuncia e un film divertente, portato all'estremo anche il tema del controllo che subiamo in ogni momento. Stupenda l'idea dei telefonini in frigorifero!!

4 commenti:

Alligatore ha detto...

Ottima cosa per iniziare l'anno.
Me lo segno, e intanto buon 2019!

MadMath ha detto...

conosci gran budapest hotel (ispirato alle opere di stefan zweig) ? E morte di un matematico napoletano? Te li consiglio, poi mi saprai dire. E lascio anche a te una poesia di antonia pozzi (conosci?)

Preghiera alla poesia
Oh, tu bene mi pesi
l'anima, poesia:
tu sai se io manco e mi perdo,
tu che allora ti neghi
e taci.
Poesia, mi confesso con te
che sei la mia voce profonda:
tu lo sai,
tu lo sai che ho tradito,
ho camminato sul prato d'oro
che fu mio cuore,
ho rotto l'erba,
rovinata la terra –
poesia – quella terra
dove tu mi dicesti il più dolce
di tutti i tuoi canti,
dove un mattino per la prima volta
vidi volar nel sereno l'allodola
e con gli occhi cercai di salire –
Poesia, poesia che rimani
il mio profondo rimorso,
oh aiutami tu a ritrovare
il mio alto paese abbandonato –
Poesia che ti doni soltanto
a chi con occhi di pianto
si cerca –
oh rifammi tu degna di te,
poesia che mi guardi.
Pasturo, 23 agosto 1934

madmath-child.blogspot.com

Carmine ha detto...

Grazie di fornici sempre dei ottimi spunti, Auguri di Buon Anno 2019.

marcaval ha detto...

Tantissimi auguri a voi tutti! e grazie per la bella poesia.
Grand Hotel Budapest l'ho visto e mi era piaciuto. "Morte di un matematico napoletano" purtroppo l'avevo perso. Di Zweig ho letto solo un libro e mi ripopongo quest'anno di leggerne almeno un secondo.