Inizio tranquillo anche stamattina, forse troppo visto che poi di chilometri ne macinerò fino ad Arundel, il bel paesino dove trovo da dormire. Chiacchiero un po' con l'altro ospite e con i padroni di casa, tutti fortemente a favore di brexit, e quando cominciamo a parlare dello stato d'animo attuale degli inglesi subito il discorso volge verso il problema sicurezza con non poche invettive verso i musulmani, che a sentire loro, non accettano nessuna diversità di pensiero. Gli stessi discorsi che si sentono in Italia, con la differenza che qui hanno subito diversi attentati. Mi incammino sulla penisola Lizard, dove purtroppo non riesco a vedere le foche ma mi fermo ad ammirare i quadri di una pittrice con cui parliamo del mio tour inglese e di fotografia. Mi addentro nel parco di Dartmore, brullo e popolato da molte pecore e cavalli, poi mi fermo a Cragford, un minuscolo paesino rinomato per le case dal tetto in paglia. E poi via lungo le trafficate strade che portano verso Londra, supero Southampton, con qualche scelta stradale che mi allunga un po' i tempi. Arrivato alla meta per la prima volta nel viaggio cedo al burger, e infatti avrò una digestione più lunga del solito, quindi ascolto anche un po' di concerto nel pub, ma la band (chitarra, basso, tastiere e percussioni) è sinceramente un po' triste. Mi rifugio in un altro pub, al banco un belloccio cerca di fare colpo sulle cameriere ma invece fa colpo sul vassoio e riesce brillantemente a fare cascare quattro boccali vuoti ... per fortuna nessun danno, ma anche nessuna conquista!! Comincio un po' ad attrezzarmi per rendere un po' più pulito l'interno dell'auto prima della riconsegna.
2 commenti:
Lo so di essere monotono, ma non posso smettere di ringraziarti per questo diario di viaggio così ricco, vivo, personale ed unico.
Bello, ben raccontato: quelle persone che hai incontrato e che ti parlano bene della brexit e male degli immigrati, sono molto comuni in tutta Europa, come ben sai. Interessante parlarci, importante sarebbe pensare un'altra Europa, non quella che ci schiaccia tutti, ci tratta come merci, sottoproletari senza arte e ne parte, tanto che non c'è coesione sociale, e il razzismo prospera. Poi, sarebbe bello riparlare di ateismo, o almeno, di religione fuori dalla politica, in tutto il mondo. Una bella sfida, credo,da rilanciare assolutamente.
Colonna sonora Imagine di John Lennon.
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