Una grande storia raccontata da un grande
giornalista, nonchè partigiano, Giorgio Bocca. Si pensa di sapere tutto
di questo periodo storico fondamentale dell'Italia, invece ne sappiamo
proprio poco anche perchè a scuola si arrivava a studiare sì e no alla
Prima Guerra mondiale. C'erano sì i racconti di mio padre e dei tanti
che avevano combattuto ma anche un tentativo sempre presente di ridurre i
meriti di chi partecipò a questa guerra di liberazione, o anche guerra
civile, dalla parte giusta. Nel primo volume si arriva alla liberazione
di Roma da parte degli alleati e alle grandi battaglie partigiane in
Toscana. Tornano alla luce personaggi eroici che sono stati miei miti
come l'anarchico Silvio Corbari o i gappisti di Torino. Una storia
romantica fatta anche di grossolani errori proprio perchè combattuta da
uomini veri in un periodo storico decisamente complicato. Adesso mi
mangerò anche il secondo volume.
"... in venti mesi la
Resistenza ha occupato quasi tutte le valli appenniniche e alpine e ha
messo in campo più di centomila uomini in arme. Il fatto nuovo,
decisivo, non ignorabile non era solo e tanto quello militare, ma il
consenso di popolo."
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