Il 21 di luglio 2014 un membro delle forze armate colombiane, conoscente di un abitante della Comunità, gli ha detto testualmente ”per questa Comunità è giunta l'ora, stiamo organizzando coi paramilitari il suo sterminio”. Alcuni giorni prima, il 19 luglio, è comparso su un quotidiano locale, un articolo con la dichiarazione del nuovo comandante della XVII brigata , quella che opera nella zona, in cui si afferma che la brigata realizzerà “un lavoro speciale nella Comunità, per recuperare lo spazio perduto”.
Ovviamente la Comunità considera queste frasi come una minaccia di sterminio.
Per questo chiediamo la firma alla nostra azione urgente, che terminerà, alla fine di agosto; chiediamo per l'ennesima volta al presidente della Colombia e al Ministro della Difesa che facciano tutto quello che è in loro potere per garantire la vita e la permanenza della comunità sulla sua terra.
La Comunità di pace di San Josè Apartadò dal 1997 ha fatto la scelta di vivere la nonviolenza attiva, in un Paese, la Colombia dove da più di 60 anni persiste una guerra sanguinosa. Per questa scelta coraggiosa è diventata bersaglio delle 2 forze contrapposte, Farc e militari e paramilitari, dal '97 più di 200 membri della Comunità sono stati uccisi, anche bambini di pochi mesi squartati a colpi di machete, soprattutto dai paramilitari. Il tutto in quasi totale impunità.
Dal 2005, in virtù della Ley de Justicia y Paz i gruppi paramilitari avrebbero dovuto smobilitarsi, confessare i loro crimini ed avere uno sconto di pena. Solo pochissimi lo hanno fatto, la maggior parte di loro ha solo cambiato il nome del gruppo paramilitare e hanno continuato a minacciare ed uccidere soprattutto civili inermi.
E' possibile partecipare all'azione urgente sul sito di Amnesty gruppo Fidenza e Fiorenzuola.
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