Alle 6 partiamo da Humahuaca verso la laguna di Pozuelos (3720 m.) . ci fermiamo per colazione ad Abra Pampa e purtoppo uno del gruppo sta male, beviamo mate di coca e mangiamo pane secco. Alle 8.40 siamo alla laguna popolata da migliaia di uccelli e soprattutto da flamingos (fenicotteri rosa), ci sono anche un sacco di vigogne e purtroppo anche tantissimi mosquitos. Sosta a Cieneguillas, un piccolissimo pueblo, quindi arriviamo a La Quiaca, paese di confine con la Bolivia tristemente famoso per la tratta delle rafazze. Come in tutti i paesi incontrati ci sono un sacco di murales, e molti qui inneggiano alle tre ragazze scomparse a settembre. Purtroppo la persona del gruppo continua a stare male quindi decidiamo di raggiungere subito Javi, e trovare l'ottimo hostal in cui soggiorneremo. Un po' di relax non puo' che far bene a chi sta male ma anche a tutti noi, ci servira' da acclimatamento all'altitudine, siamo a 3600 metri. Javi e' un affascinante pueblo, sembra un paese fantasma da far west , per strada non incontriamo quasi nessuno. Visitiamo la bellissima chiesa dal tetto in legno di cardones e le finestra in pietra d'onice ... stupendo anche il piccolo museo ricavato in una vicina coorte. Camminiamolentamente e arriviamo alla bella hosteria Pachama, dove giocando con la piccola Jimena (la figlia della padrona, consumiamo anche un'ottima cena a base di zuppa di quinha, bistecca di carne di lama con patate e un ottimo dolce, banane ricoperte di dulce de leche (la famosa crema argentina ricavata dal latte condensato). Malgrado l'altitudine questa notte dormiamo bene, alla mattina ancora colazione con mate di coca e biscotti secchi con dulce de leche ... i problemi per l'altura sembrano finiti. Ripartiamo per la quebrada sempre con paesaggi mozzafiato, i colori delle Ande ci stanno veramente strabiliando. Ci fermiamo in un piccolo pueblo per ammirare un cactus millenario, quindi sosta alla bellissima chiesetta di Uquia, in ammiriamo i nove quadri degli angeli con l'archibugio, sembra un piccolo museo d'arte. Tante le soste fotografiche ma tante anche le soste nei mercatini con i soliti prodotto coloratissimi tipici dell'artigianato andino, io mi compro due sciarpe di alpaca. Arrivati finalmente a Purmamarca, troviamo subito alloggio, e poi verso le 16.30 partiamo per una bella camminata. Abbiamo aspettato che calasse un po' il gran caldo che ha caratterizzato questi giorni ma abbiamo anche cercato di anticipare il solito forte vento serale. Facciamo una camminata di circa 3 chilometri attorno al cerro de los siete colores, un vero e proprio spettacolo ... camminata per niente faticosa anche perche' siamo tornati ad una quota accettabile (2200 metri!) e soprattutto favolosa per i colori delle montagne .... e domattina ammireremo il cerro all'alba con la luce radente del sole. La cittadina e' piena di bancarelle e come al solito di gente disponibile e cordiale ... ci aspetta la solita abbondante cena ed un meritato riposo prima di ricominciare a salire verso i 4000 metri d'altezza.
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