Dopo un breve volo da Tucuman siamo a Buenos Aires già alle 8.30. Tempo sempre buono, un regalo per tutto il viaggio. Prendiamo due taxi e vedo che la vena ciarliera argentina non manca, il taxista ci fa anche da guida spiegandoci la città e dandoci diverse dritte per la nostra visita. Iniziale passeggiata a Playa di Mayo dove invece di trovare le abituali e attese abuelas o madres de la plaza, troviamo i reduci della guerra per le Falkland, o Malvinas: praticamente il contrario di ciò che speravo di incontrare. Prenoto per uno spettacolo di tango al vecchio cafe Tortoni e poi ci incamminiamo per San Telmo, uno dei quartieri più vecchi della capitale argentina, pieno di antiquari. Malgrado sia molto turistico, decisamente piacevole la visita al quartiere della Boca, con il famoso Caminito, è la zona dove abitavano perlopiù immigrati italiani, anzi genovesi ad inizio secolo ... case di lamiera colorate, tanti murales e tantissimi baretti acchiapppa turisti con breve esibizioni di tango. Poi attraversiamo tutta la città in bus per visitare il museo dell'ESMA, purtroppo è visitabile solo una piccola zona ma la tanta documentazione raccolta ben ci spiega quale terrore abbia subito il popolo argentino durante la dittatura militare o meglio criminale, visti anche i 30000 desaparecidos. In serata discreto spettacolo di tango tanto per ben salutare questa nazione che mi ha offerto un viaggio eccezionale.
Appuntamento alle 8.30 .... alle 7.45 il taxista è già davanti all'hotel che lava l'auto: gentilezza argentina!!
Appuntamento alle 8.30 .... alle 7.45 il taxista è già davanti all'hotel che lava l'auto: gentilezza argentina!!
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