Amo i libri di Sorj Chalandon, e quest'ultuma opera mi ha letteralmente entusiasmato. Si ispira alla fuga di un gruppo di ragazzini da un colonia penale e gioca costantemente sul cognome del protagonista simile a quello del famoso anarchico francese Jules Bonnot. Ma il nome preferito del protagonista è il suo soprannome "La Tigna" e la sua voglia di riscattarsi dopo tante ingiustizie che lo hanno travolto. Sicuramente nel libro c'è anche tanta rabbia dell'autore, vittima anch'egli di violenze da giovane, che racconta come trasformarla in voglia di giustizia e in bellezza grazie anche alle persone positive che si incontrano nella vita. Scorrevolissimo, si fa leggere in pochi giorni entrando di furia nel personaggio.
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