Arnaldur Indridason è entrato nella schiera dei miei giallisti preferiti, in questo volume si dalle violenze domestiche alla pedofilia, senza dimenticare un po' di spiritismo. Gran ritmo e tanta violenza per un bel giallo in cui l'ex poliziotto Konrad cerca di ricostruire eventi del passato. Le ultime 50 pagine le ho letteralmente divorate.
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