Il primo commento a caldo che mi viene è "che bel libro" senza negare che dopo poche pagine mi ero chiesto che cosa stavo leggendo. Sylvain Prudhomme ci racconta la vita di uno scrittore che a sorpresa ritrova l'amico di gioventù, l'autostoppista che non si ferma più, malgrado abbia una famiglia. C'è tanta poesia in questo libro che alla fine è un inno alla vita e agli incontri.
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