E' il quinto libro che leggo su Chernobyl, Javier Sebastian racconta in modo poetico i sopravvissuti di Pripiat ritornati a vivere nella città abbandonata perchè è l'unico luogo che non li caccia. C'è poesia ed inquietudine nel descrivere i samosjol tra cui spicca Vasia il fisico nucleare che va in bicicletta con due cappotti a misurare la radioattività dei bambini.
1 commento:
davvero interessante
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