La serata finisce in chiacchiere interessanti e pericolose, si parte dai complimenti per la valorizzazione di alcuni borghi malgrado il turismo sia prevalentemente marittimo. Poi si arriva a parlare del banditismo purtroppo sconfitto e cancellato, avessero vinto forse si parlerebbe di partigiani. Si finisce con la nave arenata e carica di tritolo, che probabilmente ha fornito il materiale per i grandi attentati, e nel frattempo mi guardo in giro per verificare che nessuno ascolti. La giornata inizia con la visita di Gerace, ostacolata dalle riprese di un film, nonché dalle strade spesso in manutenzione o addirittura disastrate come quelle nella zona delle Serre. Meraviglioso il Musaba, una sorta di museo d'arte creato da un calabrese rientrato dalla Francia e da una olandese, con una fotografa toscana commentiamo che in Italia ci sono sempre bellezze da scoprire e valorizzare. Rinuncio allo stocco di Mammola per recarmi a Riace, ho la fortuna clamorosa di conoscere Mimmo Lucano, il sindaco che ha creato il villaggio globale, e taccia i leghisti di disumanità perchè deve essere lui a fare intervenire i sanitari per le cure e i tamponi sierologici a fronte di alcuni casi di covid tra gli immigrati, compresa una bellissima bambina. Chiedo se posso fare qualcosa e mi ringrazia per le belle parole e per l'appoggio morale, me ne vado un po' frastornato a fotografare i murales testimoni di una bella esperienza di accoglienza. A Stilo tutti mi aiutano per gironzolare nella bella parte vecchia e per raggiungere, anche se chiusa, la piccola ma affascinante Cattolica. Mi meraviglio di fronte a Badolato, cittadina che sembra un presepe, prima di perdermi tra i boschi montagnosi e ritrovarmi a 900 metri di altezza a Serra San Bruno, primo giorno in cui si può bisbocciare al chiuso e io mi adeguo!!
1 commento:
Fantastico racconto questo, tra i tuoi più belli. Come colonna sonora, per leggerlo, consiglio "Un treno per Riace" dei Gang.
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