Questo viaggio sta diventando sempre di più un'esperienza importante e foriera di tanti consigli, sarà d'uopo in futuro sfruttarlo per un giro senza limiti di tempo magari con camper e cane. A Larino trovo subito chiuso l'anfiteatro così mi dirigo verso i ponti nel lago di Lisciano e a Guardalfiera e dopo pochi chilometri faccio inversione a "u" per recarmi in un bar a chiedere informazioni. Me lo diceva la signora dell'agriturismo "non fidarti del navigatore fai come una volta, chiedi la strada alla gente" ... sì, bisogna ricominciare dalle vecchie maniere, cercare il contatto umano e chissenefrega se, soprattutto al nord, ti risponderanno "ma non puoi guardare sullo smartphone!!?" Bisogna fregarsene dell'attuale asocialità e mandare a cagare i presunti viaggiatori che non possono muoversi senza TripAdvisor. Gli attuali strumenti non vanno trascurati ma vanno usati per la loro innegabile utilità senza però cancellare la ricchezza del rapporto umano. Alice Pasquini, eccezionale rappresentante della street art italiana ha rivitalizzato il suo bel paesino di nascita quasi abbandonato con la sua arte e quella dei suoi notevoli amici. Vai con i magneti delle sue opere prima di incamminarmi, sempre e comunque per saliscendi a Bagnoli sul Trincio e a Chiauci dalle reminiscenze architettoniche del ventennio. Scopro che il famoso e immenso santuario di Castelpetroso è a 6 km dal paese omonimo e che la sconosciuta Pesche si presenta come un altro favoloso presepe. Ascolto sempre più persone lamentarsi che non trovano personale per le loro imprese. Le stelle non mancano e nemmeno i cani, i gatti e i miei pensieri.
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