Cambio la scelta a colazione e passo alle uova strapazzate con salmone affumicato. Inizio quindi la giornata con due castelli non entusiasmanti Eilean Donan e Dunvegan, scoprendo anche che la tessera scozzese Explorer non vale sull'isola di Skye!! Ci sono molti turisti e un gruppo di italiani prende d'assalto un ragazzo in kilt e cornamusa davanti al castello, un must per foto di gruppo e selfie ... come diceva il grande Giorgio Gaber anch'io "purtroppo e per fortuna sono italiano"! Anche oggi tantissimi passing places per strada e si sprecano le alzate di mano a ringraziamento. L'isola di Skye è raggiungibile con un ponte a Kyle of Lochash, effettivamente carina ma a mio parere anche sopravvalutata. A me è piaciuta molto di più la penisola di Applecross. Per tradizione fuori da hotel, guesthouses e b&b c'è scritto "vacancies" quando c'è posto per cui sarebbe bene prendere l'abitudine di aggiornare il cartello una volta esaurite le stanze libere! Se non si fosse capito ho fatto fatica a trovare da dormire a Fort Williams, capitale dell'outdoor britannico, ma alla fine gli Ossians in pieno cento e a buon prezzo mi hanno risparmiato ancora una volta l'utilizzo della tenda, il che non è male visto il freddino che fa!! Sono preoccupato perchè ho già letto tre dei cinque libri che mi sono portato ... forse è arrivato il momento di comprarsi un lettore ebook, vuoi mai!? Da internet vengo a sapere che è morto Stefano Rodotà, un altro grande italiano che ci lascia! Mi godo l'ultima birra in un locale con jukebox, e ai ragazzi che giocano a biliardo piace decisamente il punk, fino ad ora nei pub avevo ascoltato soprattutto Police e U2.
2 commenti:
Rodotà è morto da qualche giorno per il resto mi appassiono incredibilmente a leggere questi tuoi resoconti, resto incollato al computer e mi sembra di essere lì nei posti che tu racconti, con gli aneddoti di vita che riporti.
Bellissima questa serie di post dedicati al viaggio in itinere!
Ma... certo che devi procurarti un e-reader! :O
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