Non è facile, forse è impossibile. Ci si può farne un'idea, andandoci e tornandoci, mettendosi sempre in gioco e in discussione. Abbandonando la propria fretta e le proprie convinzioni, capire i sorrisi di chi non ha niente e fatica in modo disumano solo per mangiare lenticchie, capire chi si inventa qualcosa per arrivare a sera, capire chi si perde nella spiritualità e chi si perde e basta. Tanti ne scrivono, tanti riportano le loro esperienze e le loro conclusioni, tanti ci ritornano, tanti la vedono solo come un film, tanti non vogliono capirla ma vogliono solo raccontarla, tanti invece ci si vogliono confrontare per capire la propria anima trasandata. Noi occidentali abbiamo vizi e abitudini che ci sembrano dovuti senza capire il prezzo che altri pagano per farci stare bene ... forse questo è il messaggio degli slums. Ma loro sorridono sempre. Vagando per Varanasi mi sono tornati in mente amici e persone fondamentali che non ci sono più, ho ricordato i loro insegnamenti detti e non detti, i loro consigli.Ma forse adesso ho capito ,,, esplorare l'India è esplorare se stessi ... quando l'hai capito ti arriva l'illuminazione: non devi capire l'India devi capire te stesso, la tua anima e le tue sensibilità rendendone conto solo a te e a chi ti vuole o ti ha voluto bene! E sotto sotto mi torna in mente un capolavoro di Tabucchi "Notturno indiano".
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