lunedì 29 settembre 2014

Lumbini

C'e' un po' di nostalgia nell'aria, accompagno il gruppo in aeroporto, purtroppo non mi lasciano entrare cosi' saluto  e li abbraccio tutti , dieci splendidi ragazzi e dieci splendidi compagni di viaggio. Loro tornano in Italia ed io resto un'altra settimana in terra nepalese. Parto per Lumbini, ci vuole un po' di tempo per uscire da Kathmandu poi sulla solita strada appare una coda chilometrica causata da alcuni trasporti speciali provenienti dall'India quindi finalmente ci si muove e presa la strada verso il Terai toccheremo anche velocita' mai pensate come i 90 all'ora. A Daimlu l'autista si ferma a mangiare, vado a fare due passi, almeno pensavo, poi vengo fermato da due simpatici santoni, uno mi scrocca una sigaretta e l'altro mi scrocca la cicca della sigaretta!! Vedo un terzo che si incammina per una scalinata e lo seguo, scopre che sono italiano e mi dice "Rome is painting" (Roma e' un dipinto!) e scoppia a ridere clamorosamente cosi decido di incamminarmi, saranno venti minuti di salita con gradini anche ripidi, altri santoni e tante scimmie che scappano appena punto la macchina fotografica. Un indiano mi invita a salire ma senza comprare niente, mah!! Arrivato in vetta trovo un piccolo tempietto induista con diversi fedeli, niente di che ma la passeggiata si e' rivelata divertente e interessante, mentre scendo sento musica orientale, in un piccola radura alcuni uomini tra cui un poliziotto ballano ondeggiando e quattro santoni seduti li guardano seriosi, che mondo strano!! Finalmente arriviamo a Lumbini, tante risaie e un piccolo villaggio esterno ad una grandissima area religiosa, fa molto caldo e trovo alloggio al Lumbini Village Resort, una piccola tranquilla guesthouse. Per la notte utile sia la zanzariera che il ventilatore.
Appena sveglio vado a fare colazione nel ristorantino davanti al mio alloggio e vengo subito salutato da un sorrridente namaste, e' il piccolo figlio del padrone, un bambino tracagnotto che ieri sera mi ha battuto a braccio di ferro.
Ehm sto scrivendo da un cybercafe e in questo preciso istante si e' presentata una mucca bianca immensa con un solo grande corno, dovro' cedergli la postazione? Vado a chiedere !!
Entrato nella zona sacra vengo fermato da qualche mendicante, ce n'e' tanti, ma svicolo ed entro nel primo monastero quindi nel secondo il capo monaco mi mette un laccio multicolore al polso e bello contento entro nel cerchio sacro, ovvero dove c'e' il punto esatto in cui e' nato Buddha. Davanti alla pianta simbolica ci sono monaci buddhisti e santoni induisti tutti insieme silenziosamente in preghiera, e' un'atmosfera incredibile. Mi siedo un po' di tempo anch'io. Quindi comincia la grande camminata lungo il canale che divide monasteri Theravada da una parte e monasteri Mayabhana dall'altra. Incontro piu' volte il padrone della guesthouse che sta accompagnando in tour i suoi parenti di Kathmandu, lo definiscono un giro entusiasmante e illuminante, come dargli torto! Il mio preferito e' ovviamente il monastero tibetano nepalese dove trovo la solita funzione musicata e tanti bambini che stanno studiando ma alla fine li visito quasi tutti, e' un vero e proprio museo vivente all'aperto dove sono rappresentate quasi tutte le dottrine buddhiste e un paradiso per chi e' alla ricerca di un luogo per la meditazione. E' un continuo metti e togli i sandali cosi' all'ultima visita in zona Sri Lanka riesco anche a scivolare sul bagnato, un inizio di temporale giusto in tempo per dare il mio rumoroso saluto alla terra. Per fortuna nessun danno cosi riparto verso il villaggio e incontro il mio autista che ha preferito farsi un giro in bicicletta.

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