Giornata decisamente intensa. Due passi mattutini per Leon a vedere il famoso MUSAC, il colorato museo d'arte moderna poi mi dirigo ad Astorga, tanto pompata quanto deludente se non fosse per il mio primo incontro di questo viaggio con l'architettura di Gaudì. Dopo essermi chiesto se solo in Italia si paga l'autostrada, "finalmente" oggi pago cinque euro per un tratto di 17 km.!! Da Astorga prendo la strada che segue pari pari il Camino di Santiago e incontro pellegrini a piedi ma anche in bicicletta, e attraverso alcuni paesini decisamente affascinanti come Castillo de los Polvizares e Acedo. Effettivamente il Cammino è molto affascinante e organizzatissimo, vuoi mai che un giorno sia così anche la Via Francigena!? Arrivato a Ponferrada faccio il pieno e la ragazza del distributore mi disegna sullo scontrino la strada con ben 9 rotonde per uscire dalla cittadina e prendere per la mia meta Santiago de Penalba, sembra un'opera d'arte moderna, penso proprio che la conserverò inoltre è perfetta e così in poco tempo mi arrampico sulle montagne tra piccoli paesini fino a questo gioiellino, Santiago in parte risistemato ma veramente bellissimo. Camminando per il paese tutto in pietra e legno, in un vicolo mi trovo a due passi da una specie di leone dormiente, invece è naturalmente un cane, ma gigantesco e quindi cambio rotta!! Un signore del posto mi illustra alcune leggende tra cui quella dell'eremo dove l'eremita di turno disturbato dal fiume voleva fermarne il corso, beh un pò noiosino il tipo pensando alla pace che si respira quassù nella Valle del Silencio!! Per strada mi ferma la polizia per un controllo etilico, è la mia seconda volta nella vita e lo supero con scioltezza dopodichè in cambio ottengo qualche informazione stradale e un appassionato augurio di buon viaggio! Ultima tappa è Las Medullas, uno strano territorio di formazioni terrose color marroncino creato dagli scavi dei romani, in pratica una grandissima miniera d'oro ed il paesaggio è favoloso. Mi invento alcune camminate sempre meravigliato dalla bellezza e dal fascino del luogo fino ad entrare a sorpresa in una miniera romana, tutta illuminata, il gioiellino della giornata! Arrivato a Ponferrada e stupito dai tanti graffiti non riesco a trovare la strada dell'hotel e mi organizzo una piccola maratona finchè raggiungo l'obbiettivo e vengo premiato dalla meravigliosa gentilezza del padrone di casa. Abbandonate le tapas mi sto cimentando con le specialità gastronomiche locali, di ieri un'ottima morcilla mentre oggi dopo un bel pulpo alla gallega è stata la volta del piatto tipico locale, il botillo, carne di maiale a go-go. Cucina ottima e prezzi decisamente bassi!! Purtroppo i ristoranti sono quasi vuoti e anche per le taps c'è un bel calo: malgrado la vitalità serale tipica degli spagnoli, la crisi si fa sentire eccome.
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