Dopo la mangiata di ieri sera la notte non è stata facilissima, ma di buon ora mi alzo e dopo un "cafe solo" nel bar di fianco all'hotel parto a piedi verso la fermata del bus che mi porterà alla stazione di Delicias, ritiro velocemente la macchina noleggiata e in pochi minuti, sorprendentemente senza sbagliare strada, imbocco l'autovia che in meno di due ore mi porta gratuitamente a Medinaceli. Un vecchio borgo che si gira in pace e con vari angoli interessanti, oltre ad un ufficio del turismo con gentilissima signora che mi illustra tutte le bellezze della provincia di Soria. Prima di partire assaggio i ciccioli locali, i torrentillos, che il barista mi impacchetta sgridato dalla moglie ma la ringrazio dicendo che "no escapan"!! Malgrado le mappe che mi sono stampato non mi nego qualche sosta a chiedere informazioni a qualche anziano contadino del posto, è sempre un piacere. Prima di Almazan devio a visitare La Mimosa, un pueblo minuscolo e abbandonato poi mi dirigo verso la favolosa Berlanga de Duero, una fortezza immensa che vince nettamente il confronto con Gormaz. Molto carino anche il Borgo de Osma, dove i due anziani presenti nel piccolo caffè locale mi fanno i complimenti per l'itinerario seguito nella giornata e manca ancora il meglio: Calatanazor. Un piccolo paesino medievale abbarbicato su un dirupo e completamente originale, ci vivono una ventina di persone salvo turisti alla domenica. Cerco di comprare del formaggio ma "Caballero no es domingo!" e allora faccio amicizia con un'anziana signora che si vanta di aver recitato in un vecchio film addirittura con Orson Welles, dopodichè seguito da un grosso cane mi addentro nei tradizionale vicoli, si respira il passato e un'insolita pace d'animo. Tornato alla macchina, che è diventata il giaciglio di un gattone rosso mi dirigo a Soria e trovato l'hotel mi incammino per due passi nell'affascinante centro storico. Soria mi stupisce per la belllezza ma anche e soprattutto per la vitalità, un gran passeggio e diversi gruppi che si cimentano con le percussioni. Ottima mangiata al Forno de Helena e poi mi fermo a bere una birretta al Capote, rimango stupefatto dalla clientela al banco; dalla ragazza intellettuale che si legge il quotidiano con birra e tapas al cliente noioso sul vino, dal classico elegante griffato al tipo sulla sedia a rotelle motorizzata che entra ed esce incrociando una mammina con il bambino sul carrozzino e basta un bar con un bel bancone quando poi Soria è grande come Fidenza ma la distrugge in quanto a vita notturna, e parliamo di un lunedì! E tralasciamo sul fatto che se io avessi concluso qualcosa con un decimo delle cameriere con cui ho flirtato nella mia vira sarei uno degli uomini più prolifici della terra!! Tra una cerveza e l'altra mi intorto a parlare con un gruppo di avventori più o meno della mia età, uomini e donne con cui riesco a dialogare con il mio spagnolo e rimangomo stupiti di come ho organizzato il mio quarto giro in terra iberica. Restiamo insieme per un'ora abbondante divertendoci e comunicando, una serata che mi conferma il mio amore per la terra iberica! Tutti invitati ad un tour gastronomico nella campagna emiliana, senza traccia di bunga bunga ma con tanto amore per l'ospitalità, il prosciutto e i ciccioli!!!
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