E' domenica anche per me così stamattina me la prendo comoda, faccio una
passeggiata per Kenab città deserta, se non fosse per il parcheggio
strapieno vicino alle due chiese dei mormoni. Entro allo Zion, parco
fantastico per paesaggi che trovo strapieno di turisti, effettivamente è
domenica. Tante le soste fotografiche nei chilometri che portano al
visitor center, dove bisogna lasciare la macchina, e la visita prosegue
con una navetta gratuita che scarica dove iniziano i trekking, faccio
diverse passeggiate. Comincio seriamente a pensare che non mi basteranno
le schede fotografiche che mi sono portato! Mi bevo una birretta,
giusto perchè in Utah sono contro gli alcoolici e il bar del parco
mostra una grossissima licenza, e mentre guardo la mappa scopro che cè
una ghost town vicino all'uscita, e allora comincio a fremere. Inizia la
ricerca , non è per niente facile finchè a Rockville trovo una piccola
freccia e imbocco la strada prima asfaltata poi decisamente sterrata e
arrivo ad un cimitero con lapidi del 1800,c'è anche George Washington (non Lui!!) .... non sono il solo e tra gli
altri (5/6 macchine) anche una famiglia con l'uomo tedesco che scopro
essere un fotografo, ci scambiamo i biglietti da visita e ci
promettiamo di passarci delle dritte sui luoghi abbandonati delle
rispettive nazioni ... effettivamente la Germania potrebbe essere una
delle mie prossime mete.Crafton è piccolina ma decisamente affascinante,
c'è una casa brucciacchiata con divieto d'accesso e circondata da filo
spinato, vedo dei bastoni che potrebbero servirmi ma mi ricordo che sono
negli States e allora rinuncio! Bello contento me ne torno sulla strada
principale per andare in un'altra zona dello Zion National Park, i
favolosi rossi Kolob Canyons , qui pocchissimi turisti! Una coppia di
anziani mi chiede se vista l'ora tarda ci sono dei problemi ad essere
ancora nel parco, gli rispondo "in altri parchi non ho avuto nessun
problema malgrado io abbia fatto tardi tante volte ,,, anzi tutte le
volte!" , scoppiano a ridere divertiti ma anche decisamente più
rassicurati. Tutte le volte che chiudo l'auto suona il clacson (!!) e
questa volta disturbo un fotografo che sta fotografando in atteggiamenti
osè fuori dal finestrino di una land rover una modella (spaziale!
n.d.r.). In strada vedo il limite più alto visto fino ad ora 80 miglia
orarie, normalmente è consentito superare il limite di circa 5 miglia,
questo ovviamente non è il caso. Tutte le volte che faccio qualche
tratto di autostrada mi viene in mente il vecchio film "Convoy, trincea
d'asfalto". Chiudo la giornata con una pizza pepperoni (salame) e olive nere nell'unico locale con possibilità di birre in Penowar.
lunedì 30 settembre 2013
domenica 29 settembre 2013
Antelope e Gran Canyon
Notte impegnativa ma superata con slancio: che fisico!! Se non avessi
dimenticato attaccata la sveglia del telefonino tiravo dritto, stavo
anche facendo un sogno. Vado subito da McDonald's, aperto 24 ore,
approfitto dei bagni ma non vedo niente che mi stuzzichi per colazione
cos' alle 7 vado a gironzolare sul Lago Powell, un affascinante lago
artiviale ma la vera prima meta della giornata è l'Antilope Canyon,
sogno di tanti fotografi e allo stesso tempo difficilissimo da
fotografare bene. E' piccolissimo ma allo stesso tempo grandioso, mi
ricorda il Sik lo stretto canyon che all'entrata di Petra in Giordania
conduce al favoloso Kazneh ed ha alle spalle una simile drammatica
storia: diversi turisti sono morti a causa di un'improvvisa ondata
d'acqua e da allora si può andare solo con una guida Navajo. Dicono che è
caro visitarlo, 26 dollari ma è un'ora e mezzo di fascino
indescrvibile.Page vive sul turismo , ci sono barche dappertutto e
addirittura ville da un milione di dollari con sbocco sul lago. C'è
anche l'horsepoint , una fantastica curva del Colorado River a 270
gradi visibile dall'alto che mette a dura prova le mie vertigine cosi
come la successiva passeggiata al North Rim del Gran Cabyon. Purtroppo
da Page la strada è chiusa e devo prendere la più lunga così passo da
Kanab e verifico con successo la mia prenotazione, ne approfitto anche
per lavarmi poi attraverso la bellissima Kanyab Forest vado al Gran
Canyon. Bella anche questa visita ma se devo esprimere un parere, il
South Rim è decisamente più consigliabile , ha scorci panoramici di
maggiore effetto, il North è forse più consigliabile a chi fa escursioni
a piedi. Nel tornare incontro un sacco di cerbiatti e cervi, guidare
nei parchi abbisogna sempre d'attenzione e ancor di più al buio.
Stamattina un gruppo di 48 italiani ha fatto la sua bella figura di
cacca e per fortuna che nel mio piccolo gruppo di visitatori che per
colpa loro ha dovuto aspettare un quarto d'ora in un angolino
dell'Antelope Canyon nessuno capiva l'italiano, maleducati e prepotenti
... però io resto sempre orgoglioso di essere italiano e infatti ho
precisato di esserlo anch'io ma di appartenere ad una sana minoranza.
Intanto qua in Utah è cambiato ancora l'orario.Kanab vive molto di turismo e pèer cena mi incammino finchè trovo un bar
frequentato da locali mangio un paito tipico (carne arrosto, patate al
forno e fagioli!!) e ascolto insieme a pochi avventori un cantante
vestito da cowboy, alla fine sotto lampadari fatti in stile corna di
cervo resto solo io e quattro procioni imbalsamati che giocano a poker.
Non so perchè ma stasera ho molto sonno !!!
sabato 28 settembre 2013
Rally alla Monument Valley
Non sono ancora sveglio che mi intorta un camionista, vuole sapere come
mi trovo con la mia Dodge blu, lui ne aveva una da giovane e ne era
entusiasta, chissà cosa ne pensa Marchionne!! Prima tappa della giornata
è il sorprendente Canyon de Chelly, scorci panoramici affascinanti e
prime bancarelle dei nativi ... nel visitor center trovo anche il libro
sulle piante che stavo cercando per un'amica, ne descrive ben 138 con
relativi possibili usi medicinali, spero che sarà contenta altrimenti le
piante potrebbero diventare 139. Riprendo l'auto e mi dirigo verso la
meta clou della giornata la Monument Valley, che per descriverla basta
il nome, giro per tre ore sulle strade sterrate che conducono agli 11
favolosi punti d'osservazione. In quello vicino al l'immenso visitor
center mi diverto a fotografare la gente che si fa le foto ricordo nei
modi più strani possibili, tra tutti svetta una bella ragazza francese
che prima si fa fotografare con un'immensa bandiera americana e poi con
la guida Lonely Planet, una foto che metterà su Facebook.La zona di Kayenta dà casa, se così si può dire ai nativi, non c'è certo ricchezza da queste parti. Se il detto "donna al volante pericolo ambulante" è spesso vero, con le donne Navajo se ne ha conferma, la freccia proprio non sanno cosa sia, o magari ne hanno una vecchia concezione!! Malgrado i miei
propositi guido anche di notte e le strade poco trafficate hanno ottime
segnalazioni luminose. Arrivo a Page e comincio a cercare una camera
disponibile, non sembra per niente facile. Dopo alcuni no vacancy provo al Days Inn e qui mi viene drammaticamente detto che è tutto sold out, c'è posto solo al Wall-Mart , o meglio al parcheggio del Wallmart. Resto li a cercare su internet e scopro che i primi posti liberi sono a Flagstaff (no comment!!). All'improvviso telefonano dal Motel6 che si è liberata una stanza, ringrazio il ragazzo della reception consigliando al suo capo una promozione per lui, e ridendo dico che ormai pensavo di passare la notte gratis invece che spendere 125 Dollari. Vado al Motel6 e la stanza libera non c'è più (la raeceptionis non si è capita con l'altro ragazzo!), è destino il Motel6 mi respinge ancora. E allora vado a mangiucchiare qualcosa da Mac Donaldd's sfruttando la connessione internet per prenotare la stanza di domani a Kanab (e ci mancherebbe di fare il bis!!) e poi via dormire sotto un milione di stelle in un parcheggio con altre macchine adibite a camere da letto, per fortuna ho anche qualche birra ... poi domani dovrò anche fare la scorta per l'Utah.
venerdì 27 settembre 2013
La foresta pietrificata e il deserto dipinto
Due passi per Williams che si svuota dei turisti, e poi di nuovo al
Gran
Canyon, vedo alcuni panorami già visti ma con un'altra luce quindi mi
dirigo verso il Desert View Point, un'altra serie di scorci panoramici
da rimanere senza fiato. Lungo la strada alcune bancarelle con
manufatti dei nativi indiani, non vado forte perchè il fortissimo vento
mi incute timore .. a tre chilometri dalla mia meta finale , Chambers,
un cartello avverte di fare attenzione alle forti raffiche ... non me n'ero mica accorto! Vicino al Meteor Crater trovo un'anziano autista che
si lamenta perchè i giovani camionisti guidano in sandali. Ogni tanto mi
ributto sulla Route 66 e a Winslow mi fermo ad ammirare l'angolo
dedicato ("The standing Corner") alla famosa canzone degli Eagles
: Take it easy!! Purtroppo arrivo soltanto dopo le 16 al Parco della
Foresta Pietrificata e del Deserto Dipinto (Painted Desert and Petrified Forest), è bellissimo ma non riesco a
vedere tutti i punti segnalati e domani non riesco a tornarci (solo
perchè apre alle 9!!). Il tramonto alla Mesa verde è favoloso e malgrado
sia già passato l'orario di chiusura me lo godo con Thelma e Louise,
due ragazze californiane ... ci mettiamo d'accordo che se rimaniamo
chiusi dentro io ho il cibo, loro le birre ,,, poi partiamo verso uscite
opposte e vengo presto intercettato dal ranger che mi invita ad uscire
senza ulteriori soste, ne approfitto per chiedergli informazioni
stradali così faccio guadagnare tempo alle due fanciulle. All'uscita il
cancello è chiuso, attimo di suspence, ma si apre automaticamente. Mi
fermo a dormire a Chambers e subito i Navajo mi risultano simpatici, la
ragazza della reception mi fa lo sconto per la notte ,,, peccato poi che
al ristorante non servano birre ma fa lo stesso. Domani mi aspetta una
giornata impegnativa.
giovedì 26 settembre 2013
Dalla Route 66 al Gran Canyon
Dopo 3217 miglia insieme saluto Fabrizio, lo raggiungerò tra un po' di
giorni a Denver. E intanto per non essere da meno mi sparo subito 400
miglia. Parto preoccupato per le strade di Las Vegas che invece affronto
senza problemi, problemi che arriveranno sulla strada del Nevada che mi
porta a Kingman, sbando due volte a causa del fortissimo vento, non è
una bella sensazione. Ogni tanto mi permetto anche una frenata di colpo
cercando di cambiare, le macchine automatiche non hanno il cambio ... me lo
devo ricordare. Con la nuova Dodge supero la diga di Hoover, che dà
energia a Vegas, e poi mi butto sulla storica Route 66, con tantissimi
angolini turistici che però mi consentono un sacco di foto, sembra di
essere tornati indietro nel tempo ... tante le moto tantissime le Harley
Davidson ... Easy Rider sfreccia tranquillo tra i cespusgli rotolanti.
La mia meta è Williams, da qui 50 miglia e sono al South Rim del Gran
Canyon, bastano tre lettere per descrivere l'effetto che fa la prima
visione dal Mother of Points: Wow !!! E' veramente immenso,
indescrivibile, un'emozione che parte dagli occhi e raggiunge tutto il
corpo. Decido che domani ci torno!! E' brutto soffrire di vertigini ma
mi metto alla prova e quatto quatto sbircio da ogni ancolo possibile ...
Madre Natura qui l'ha fatta grossa davvero! Torno a Williams con una
fame clamorosa e mi infilo nella prima bisteccheria che vedo, Rod's
Steak House, mangio alla grande e ci lascio anche una bella mancia,
insieme al conto salatino ... il Fabri sarà orgoglioso di me. Nel
parcheggio un groosso SUV ha scritte che trasmettono amore e descrive il
lungo tour di sette giorni in cui i due passeggeri hanno sparso amore
per gli stati americani. Guidando al buio ho schivato abilmente un
coyote e fortuitamente una puzzola. Certo che queste distanze in Italia
sarebbero improponibilie mentre qui negli States sono normali ... anche
se cotto son cotto!! Bandiere americane sventolano dappertutto, anche
sugli zaini di chi si avventura per i ripidi sentieri del Gran Canyon.
mercoledì 25 settembre 2013
Parco nazionale dei balocchi
Ci alziamo con comodo e subito andiamo alla Dollar (dove ho noleggiato
l'auto, n.d.r.) a sentire per un eventuale cambio dell'olio e ci
cambiano addirittura auto, il che non mi soddisfa troppo perchè non avrò
più i miei canali radio satellitari e mi dovrò abituare alla novità.
Poi ci facciamo un lungo tour della città visitando un pò tutti i più
famosi alberghi, c'è proprio di tutto per tutti i gusti , è un po' una
Disneyland per adulti. Alcuni alberghi sono decisamente lussuosi e noto
subito come in zona gioco le luci sono sempre soffuse per creare un
effetto sera. Passiamo da Venezia a Parigi, con ragazze che ballano sui
tavoli da gioco, dalla foresta tropicale alle fontane danzanti del
Bellagio, dalla piramide con Sfinge del Luxor agli squali del Mandalay
Bay. C'è spazio per gli amanti dell'Harley Davidson e per i patiti
dell'Hard Rock Cafe. Alla fine camminiamo lungo tutta la strip con la
pubblicità della serata al Cesar Palace con Elton John e il concerto di
Santana. Ci sono zone di negozi per ricchi con tutte le più famose
griffe italiane. Insomma ce n'è veramente per tutti i gusti, completiamo
il tour con un gelato su Canal Grande e domani tornerò nella realtà!
martedì 24 settembre 2013
Dalla ghost town alla lost town
Mentre fumo la prima sigaretta del giorno faccio subito amicizia con gli scoiattoli del posto, veloce colazione e partiamo per la Death Valley ma al nostro arrivo con un bel caldo dobbiamo attendere per quasi un'ora il passaggio dei camion che stanno asfaltando la strda. Prima tappa è Stopevive Wells con le dune di sabbia e gli alberi morti, un paesaggio che subito mi affascina, poi andiamo alla ricerca di Ryolite una piccola ma affascinante ghost town, era una vecchia cittadina mineraria ora abbandonata ma con un piccolo museo all'aperto di arte contemporanea. Ci accoglie con cartelli del tipo "attenzione ai serpenti sonagli" ma la visita mi eccita alla grande, sono questi i luoghi che più mi affascinano. Superate le ore più calde e scesi sotto al livello del mare visitiamo la coloratissima Artist Drive e Badwater fino alla fermata finale nel posto più bello, il leggendario Zabriskie Point immortalato anche dal grande Antonioni. Troviamo un accogliente baretto a Shoshone per un hamburger al tofu ... ho sbagliato ordinazione ma ci sta!! E poi dal buio delle strade del deserto in Nevada con una mezza luna all'orizzonte ecco apparire le luci sfavillanti di Las Vegas, certo che da Ryohlite a Vegas c'è una bella differenza. Alloggiamo all'Orleans e mentre Fabrizio va ad ascoltare un dj suo pupillo, il reggiano Benny Benassi, io mi immergo in questo che non è certo il mio mondo ideale, ma l'umanità non manca e nemmeno le slotmachine, dovunque ce n'è una. Mi siedo a bere una birra e mi trovo davanti un video poker, ci lascio solo un Dollaro e poi tra una sigaretta e l'altra (qui si può fumare quasi dappertutto) m'incammino ad osservare tanti obesi e tantissimi orientali persi davanti alle macchinette, e sempre riveriti da cameriere in abiti discinti e sempre sorridenti: è proprio un luogo di perdizione. Però fatta una bella doccia ed una sana dormita domani voglio visitare la famosa strip, il vialone con tutti gli alberghi-casino più famosi. Già questo Orleans, forse piccolo, ha di tutto, dal teatro al cinema, migliaia di macchinette e tavoli da poker, pasticcerie e fast food, negozietti vari e macchinette con le sigarette e ogni angolo è una luminosa sorpresa per lasciare dei soldi!!
lunedì 23 settembre 2013
Amichevole Yosemite
Una gran bella giornata. Fabrizio si è giocato il jolly, è entrato in un
supermercato e bello soddisfatto è uscito dicendomi "veh cosa ti ho
comprato!" ... un bel poncho impermeabile e così ci siamo visitati lo
Yosemite sotto un sole incredibile. A parte la mia innata difficoltà
nella pronuncia di questo parco, Yosemite è veramente eccezionale,
montagne di granito che escono dalla foresta e sono sicuramente un sogno
per i climbers ma anche per i fotografi come me. Half Dome e Capitaine
spiccano maestosi. Tante le soste fotografiche mentre riusciamo
clamorosamente a trovare una radio che fa sentire in diretta la partita
del Milan (visto il risultato forse era meglio evitare!!) . Cerchiamo
anche di andare a visitare Bodie, una ghost town ma purtroppo è troppo
tardi e allora andiamo a cercare da dormire a Mammoth Lake, scartiamo il
fatiscente Econolodge e puntiamo l'HolidaysHaus Motel gesito da una
simpaticissima signora, Fabrizio controlla la stanza e approva ...
malgrado lo spavento nel trovarsi di fronte una farfalla ... non un orso
!!! :-) Purtroppo di orsi non ne abbiamo visti, qui sconsigliano di
lasciare cibo in auto per non trovarsela distrutta e ovviamente tutti i
bidoni hanno aperture complicate per contrastarli. Dopo aver girato tre
ristoranti tutti con la cucina chiusa entriamo al Lanakuki, un bar
gestito da un neozelandese di Nelson (con cui ci intortiamo sulle
bellezze naturali e sull'organizzazione turistica della Nuova Zelanda)
in cui mangiamo un ottimo ed immenso hamburger con sottofondo musicale
degli ottimi Specials. A parte il netto trionfo dei Jethro Tull su Burt
Bacharach nelle radio, direi che sono i Rolling Stones il gruppo più
ascoltato nei vari locali fin qui frequentati. Ridiamo sempre molto,
erano almeno 25 anni che non viaggiavamo insieme e non ci frequentavamo,
per cui cose da raccontarci io e Fabrizio ne abbiamo molte. Adesso ci
aspetta la Death Valley, a me preoccupa il caldo, a Fabrizio i sepenti a
sonagli e gli scorpioni ... ma sarà sicuramente un successo!! Malgrado
il freddo esco a fumarmi l'ultima sigaretta e come al solito trovo
qualche complice, è una signora che subito mi saluta sorridendo con il pacchetto in mano. Qua le Camel
costano dai 4 ai 5 Dollari con l'eccezione del Nevada dove le ho pagate
9 Dollari! Divieto di fumare nei locali ma anche obbligo di fumare ad
almeno 5 metri dall'entrata.
Frame Foto Festival a Salsomaggiore
Dal 28 al 29 settembre 2013 Frame Foto Festival a Salsomaggiore Terme.
domenica 22 settembre 2013
Yosemite e la solita pioggia
Il settimo giorno di viaggio, come da consuetudine, porta un pò
sfortuna. Dormo male e mi sveglio con un pessimo mal di gola (l'aria
condiionata colpisce ancora!!) che con una buona dose di propoli e
aspirina riesco a rendere accettabile, almeno riesco a parlare. E come
al solito quando arriviamo in un parco ci accoglie acqua a catinelle
mista a grandine. Bagnandoci un pò riusciamo a visitare un pezzo di
Mariposa Groove con i suoi favolosi sequoia giganti ,,,, la grandine
caduta crea un'affascinante effetto neve e tra gli alberi corre
tranquillo un gruppo di piccoli cerbiatti. La maggior parte dei turisti
era in macchina attendendo un attimo di pausa della pioggia, c' una
coppia di tedeschi e una simpatica indiana che presto verrà a visitare
l'Italia e con cui ci fissiamo un appuntamento a Reggio Emilia. Appena
usciamo dal parco torna il sereno! Comincio a prendere conoscenza con le
ottime catene di motel come Super8 e Travelodge, puliti e con prezzi
più che accessibili, quindi anche molto frequentati. Per fare benzina
si entra e si paga un prezzo stimato, se poi per caso se ne fa di meno
si rientra a ritirare l'eccedenza, motivo per cui Fabruzio mi ha
consigliato di usare qua i contanti mentre per tutto il resto si usa
sempre la carta di credito. Ceniamo al banco da Applebees, una catena di
pub con al muro le immagini degli sport nazionali con riferimento alle
squadre locali, stasera i piatti sono al 50%, molto bene! E domani
speriamo che il cielo stellato di stasera si trasformi in una buona
giornata, vuoi mai vedere!? E mentre scrivo in diversi stanno facendo rifornimento
gratis di ghiaccio nel motel per il frigo portatile che quasi tutti hanno sulla
macchina.
sabato 21 settembre 2013
Arrivo a San Francisco
Salutiamo Carson City ... avrà qualcosa a che fare con l'amico di Tex
Willer? ... e costeggiamo il famoso lago Tahoe immersi in un'infinita
pineta. Assaggio la mia prima pizza americana con salame e acciughe e
poi entriamo in California e ci accoglie un bel traffico stradale. In
autostrada scopro l'esistenza di una carreggiata di favore abilitata
alle sole car pool, ovvero alle macchine che hanno almeno due o tre
passeggeri, un modo originale di combattere l'inquinamento.
Attraversiamo il mitico Golden Gate, che fotografo da ogni angolo, e
siamo a SanFrancisco. Mi colpisce subito lo skyline e l'isoloto di
Alcatraz che giace solitario nell'incantevole baia. Gironzoliamo per le
strade rese famose da un noto e vecchio telefilm fino a raggiungere i
moli, sembra di essere in un pittoresco e ammaliante centro commerciale,
con mille attrattive e tanti musicisti di strada. Il mio obbiettivo è
il Pier 39 dove vive una vasta colonia di leoni marini, c'è una bella
puzza ma i loro versi e la loro buffa e sosprendente agilità (tipo
quella dei trichechi!!) mi divertono e mi affascinano per una mezzora
abbondante. Partiamo alla ricerca di un famoso bar in cui le ragazze
servivano ai tavoli in abiti succinti ma sapendo del mio arrivo il
locale ha chiuso ... non ho parole! Allora mi rifaccio mangiando un
immenso panino alla polpa di grancio in Fisherman's Warf prima di
inserirci tra la folla dell'America's Cup. Bella città San Francisco ma
dopo un pò io devo uscirne, il mio spirito campagnolo mi impone posti
meno affollati. Nel frattempo Fabrizio si prodiga a insegnarmi le
consuetidini americane, faccio fatica ma piano piano comincio a capire
l'usanza della mancia, sempre un 15% nei bar e nei ristoranti ma anche
qualche dollaro nelle camere d'albergo per le signore delle pulizie che
guadagnano pochissimo. Piano piano mi abituerò ... e intanto penso ai
vini della Napa Valley.
venerdì 20 settembre 2013
Da Salt Lake City a sud
Salt Lake City è sicuramente il posto migliore per approcciarsi ai
mormoni, la cui religione sinceramente conoscevo pochissimo. Grandissimi
templi a cui si può accedere e fotografare, ragazze gentilissime
disponibili per ogni domanda ma anche grosse recinzioni e impossibilità
di accesso al tempio principale. Una signora bionda in stile kapò tedesco
gentilmente ma con grande convinzione ci spiega tante cose e soprattutto
sottolinea che questa non è una setta ... sarà!!? Contentissima ci
annuncia che hanno costruito il primo grande tempio a Roma e che per un
mese prima della consacrazione sarà di libero accesso a tutti, dopo come sempre solo agli adepti!!! Visita molto interessante ma
che mi lascia molto perplesso. E' quindi la volta dell'immenso lago
salato con lunghe strisce bianche e lastre di sale che sembrano
ghiaccio, lo costeggiamo per centinaia di miglia ed è effettivamente un
luogo affascinante, magari non paragonabile con il favoloso Salar de
Uyuni, ma senz'altro me lo ricorda. Arriviamo in Nevada e fin dal primo
paesino troviamo grandi casino e slot machine dovunque, Reno si supererà
in quanto a ricordarmi Las Vegas in cui metterò piede tra qualche
giorno. Non so come mai ma oggi Fabrizio in camera non sopporta le mie
calze!!! Buona mangiata di maiale all'Old 365 di Carson City, tra
locomotive e vecchie cisterne dei pompieri, stasera è anche la prima
volta di un motel Super8 e si presenta moto bene. Sempre gentilissimi
gli americani conosciuti, oggi; per tre volte ho chiesto di fare
fotografie e due volte sono stato accolto da un gentilissimo sì come
molto gentile è stato il diniego di una maestrina davanti alla sua
scolaresca in costume pioneristico davanti al Capitol di Salt Lake.
Tante le miglia macinate oggi con paesaggi brulli ma affascinanti, ed
effettivamente si capisce la poca popolazione del desertico Nevada,
tutto dedito al gioco d'azzardo. Se le macchinette distributrici di bibite sono altissime e lanciano dall'alto la bottiglietta di CocaCola ghiacciata, nessuno poi può lamentarsi che il pavimento dell'atrio è sporco dopo che uno senza pensarci ha aperto la bottiglietta e si è anche lavato per bene!!!
giovedì 19 settembre 2013
Verso lo Utah
Breve passeggiata per West Yellowstone e solito caffè nella
caffetteria-libreria con cameriera bella e simpatica. Tornati a
Yellowstone tra sprazzi di neve e momenti senz'acqua visititamo Norris e
Old Faithful, le zone di geysers più interessanti ... panorami
affascinanti con alberi bruciati vicino a soffioni e lunghe passerelle
di legno che attraversano questi angoli senza vita, tutt'attorno immense
pinete e fiumi di montagna. C'è un sacco di turismo americano e non. In
auto sempre musica da due favolose radio Classic Vynil e Rewind Classic
sempre che Fabrizio non voglia ascoltare le partite di baseball o
football americano delle squadre di Pittsburgh. Un po' di sole ci
accompagna mentre attraversiamo i Grand Teton, montagne immense tra
dighe e boschi di betulla fino a Jackson, detta anche Jackson Hole,
località sciistica da cui poi prendiamo la 89 South e attraversiamo
diverse foreste del Wyoming passando anche da Etna, 164 abitanti, e la
più popolosa Paris. Al Subway compriamo due panini e metto in crisi il
cameriere facendogli mettere dentro solo un tipo di salame un formaggio e
dei pomodori e non da buon americano tre tipi di salume due di
formaggio e insalata a non finire!! Non sono abituati alla moderazione
alimentare..... e sprecano anche tantissimo! Le città dello Utah
presentano immensi templi mormoni, sfavillanti e protetti da recinzioni
che non permettono agli "estranei" di avvicinarsi. Proviamo un Motel 6
ma Fabrizio è sconcertato dalla sporcizia delle lenzuola quindi ci
ributtiamo in strada per Salt Lake City. Purtroppo il costo degli
albergi è un pò alto e il mio budget ne risente molto ma così è
l'America e non ne sono sorpreso più di tanto.
mercoledì 18 settembre 2013
Yellowstone
Dall'Idaho torniamo in Montana e da qui di nuovo nel Parco di
Yellowstone in Wyoming: ma quanti stati facciamo? Caffettino volante a
West Yellowstone prima di entrare nel parco con un tempo pessimo,
prenderemo acqua, grandine e freddo per non parlare dei fulmini notevoli
... malgrado il tempo inclemente e qualche fortuito sprazzo di sole il
Parco è decisamente affascinante, non vediamo molti animali ma il Gran
Canyon di Yellowstoneè fantastico, lo vedo sia sotto la grandine che con il sole!! D'altronde siamo in montagna. Fabrizio sottolinea che non è niente confronto al "vero" Gran Canyon!
I posti che più apprezzo sono quelli
attorno a Mammoth Spring con formazioni rocciose simili a quelle viste
in Nuova Zelanda ed una notevole puzza di zolfo, alberi secchi e
panorami danteschi, per non dimenticare però un favoloso tramonto sul
fiume. Inzuppato come pochi per le camminate sotto l'acqua torno in
macchina e con Fabrizio torniamo a West Yellowstone dove troviamo posto
nello storico Madison Hotel. Cena abbondante all'Old Canyon e due passi
per il paesino sempre pieno di turisti, tutto ruota attorno al grande
parco. Sono anni che non viaggiavamo insieme e ridiamo molto, tra
barzellette e vecchi ricordi. Domani si torna allo Yellowstone per
concludere la visita, malgrado il tempo (che non butta bene!) il Parco merita
alla grande!!! E magari incontrassimo anche Yoghi! :-)
martedì 17 settembre 2013
Arrivo a Yellowstone
Il primo approccio con Yellowstone è grandioso. Gironzolando per Buffalo
ho scoperto che gli americani salutano e questo mi fa molto piacere.
Lasciato l'hotel storico di Buffalo prendiamo strade panoramiche con
montagne colorate e la bella foresta di Shoshone fino a Cody. Panorami
immensi e piccoli canyon fino alla prima bella diga da cui poi arriviamo
all'entrata east di Yellowstone, grandi pinete con tanti alberi malati e
stupendi laghetti fino al bellissimo lago di Yellowstone. Fumarole,
soffioni ebollizioni sulfuree immerse in un panorama da capogiro con le
belle upper falls e il mio primo incontro ravvicinato con i bisonti. Che
bello trovare dei cessi dovunque con tanto di carta igenica ma meno
bello trovare anche mega negozi pieni di armi da fuoco ben esposte!!
West Yellowstone è tutta sold out ma riesco gentilmente a convincere due
ragazze di un motel a fare qualche telefonata e troviamo da dormire ad
Ashton, a circa 40 miglia, Prima ci mangiamo un signor hamburger di
bisonte. Sulla strada immensi camper con a traino piccole macchine,
spesso mini fuoristrada per girare nel parco. Ho dato solo una prima
occhiata a Yellowstone ma è veramente emozionante, sarebbe bello trovare
anche un orso. Fatto il pass da 80 Dollari che mi consentirà di
visitare tutti i parchi nazionali. Mi sto abituando alla guida con
cambio automatico, infatti le inchiodate stanno diminuendo sensibilmente
.... piano piano ce la faccio, anche se devo ancora capire bene gli incroci
ma Fabrizio è un ottimo maestro e ormai anche un americano del sasso!!!!
lunedì 16 settembre 2013
Da Denver a Buffalo
Malgrado gli allagamenti di questi giorni la interstate 25 è di nuovo
accessibile e noi partiamo per la nostra marcia di avvcinamento verso
Yellowstone. Spazi sconfinati e tutto grande, immense roulotte, grandi
camion e grandi sacchetti di patatine. Brevi e veloci soste per
mangiucchiare qualcosa, ci siamo preparati panini e abbiamo un bel
frigo pieno di ghiaccio. Piove! Comincia ad essere tardi e Cody è
ancorra lontano così decidiamo di fermarci a Buffalo, un paesino
decisamente da film western e andiamo ad alloggiare al vecchio
Occidental Hotel con arredamento decisamente vecchio West, anche la padrona
si adatta bene all'arredamento. Non ci facciamo mancare nemmeno un
giretto al vicino saloon per una birretta che concilia il nostro sonno.
Io non ho ancora superato l'effetto del fuso orario quindi una bella
dormita è fortemente desiderata. Durante il viaggio Fabrizio ne approfitta per cimentarsi con il dialetto borghigiano che non parla da anni, sono 20 che vive negli States tra Pittsburgh e Denver ... e cominque con il dialetto non è mai stato bravo!
domenica 15 settembre 2013
Arrivo a Denver
Finalmente dopo 20 anni circa ho
preso su e ho raggiunto Fabrizio a Denver, è la mia prima volta negli
States. Arrivo a New York e passo i controlli velocemente malgrado il
mio unico visto sul nuovo passaporto sia quello dell'Iran. Malgrado le
mie paure al Jfk airport riesco a trovare un angolo per fumare qualche
sigaretta. Faccio amicizia con una bellissima ragazza americana
imbarcatasi anch'essa a Malpensa e la seguo per mangiare in un
ristorantino dell'aeroporto così placo la mia fame con un miserissimo
sushi al salmone!! L'aereo per Denver è in ritardo di un'ora, sembra di
essere in Italia!! :-) Finalmente dopo 4 ore sono a Denver e abbraccio
il grande (in tutti i sensi!!) Fabrizio: da quanto aspettavamo questo
incontro in terra americana!? Mi cimento subito alla guida dell'auto
americana con cambio automatico scoprendo che il freno a mano si toglie
in maniera diversa da quella italiana; c'è un leggerissimo odore di
bruciato ma niente di grave!! :-) Comincio a fare esperienza!! Due
birrette nel bellissimo bar, con adeguata cameriera , vicino a casa cosi
ne approfitto per soddisfare le richieste di Catie: ...
voleva solo imparare alcune parolacce in italiano!!! Passiamo dal
benzinaio a comprare le sigarette, è un ragazzone etiope e scopriamo di
avere un amico in comune ad Addis Abeba: Fabrizio rimane sconcertato e
vorrebbe rispedirmi a casa ma è solo l'inizio cosi capisce chi gli è
arrivato in casa!!! Lunga dormita per smaltire le ore di vole e il
notevole fuso orario, 8 ore, poi mentre lui è fuori a fare alcune
commissioni io mi cimento con il caffè , tutto ok se non fosse che parte
una musichetta: o cavoli cosa ho combinato? Niente è che ha una moka
che quando è pronta comincia a fare musica .... no comment!! Nel
frattempo faccio amicizia con la vicina e litigo con tre grossi
scoiattoli che non vogliono farsi fotografare ma alla fine vinco io.
Benvenuto negli Stati uniti d'America!!!
sabato 14 settembre 2013
venerdì 13 settembre 2013
giovedì 12 settembre 2013
mercoledì 11 settembre 2013
David Byrne e Saint Vincent
Pur di vedere per la sesta volta un concerto di David Byrne sono andato
fino a Padova al Teatro Geox , questa volta il grande leader dei Talking
Heads si è esibito con Saint Vincent con la quale ha condiviso il palco
insieme a ben otto fiati. Concerto come sempre spettacolare e tendente
alla musica d'ascolto per poi far ballare tutti con i favolosi bis
"Burning down the house" e "Road to nowhere", pezzi degli indimenticati
Talking. Malgrado dei 6 concerti visti sia stato il meno entusiasmante
c'è da dire che sono sempre spettacoli diversissimi tra loro e che non
mancherò nemmeno la prossima volta che David sarà in Italia.
martedì 10 settembre 2013
lunedì 9 settembre 2013
Cittadine in viaggio
"Cittadine in viaggio" è uno sguardo femminile sull'immigrazione in Italia, si intrecciano i
racconti di sei donne provenienti da diversi paesi (Algeria, India,
Moldavia, Bulgaria, Albania, Costa d'Avorio), dal loro arrivo in Italia
alla richiesta di cittadinanza, dalla ricerca del lavoro all'attivismo
nelle associazioni. E'un lavoro di Ilaria Ghidini e Valeria Savazzi.
domenica 8 settembre 2013
Improvvisazione in Piazza Duomo a Fidenza
Gran successo di pubblico nella serata d'improvvisazione teatrale dei Traattori, andata in scena in Piazza Duomo a Fidenza durante la rassegna "Diari di Viaggio & affini".
Articolo intervista su Nave Corsara
Oggi ho avuto l'onore di avere un articolo-intervista dedicato a me su Nave Corsara. Molto ben scritto, si incentra sul fatto che lascia stupefatti molti il fatto che io oltre ad avere la passione di girare il mondo abbia anche la voglia di esplorare luoghi insoliti e situazioni curiose nei paraggi ... il tutto in netta contraddizione con chi banalmente afferma"girate il mondo quando l'Italia è il paese più bello" e infatti io giro anche per l'Italia a differenza di questi personaggi che parlano perchè hanno la lingua. E quindi un sincero ringraziamento ai ragazzi di Nave Corsara per il bel servizio corredato da tante mie fotografie scattate nei dintorni di Fidenza.
sabato 7 settembre 2013
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