lunedì 31 marzo 2014
domenica 30 marzo 2014
sabato 29 marzo 2014
venerdì 28 marzo 2014
giovedì 27 marzo 2014
mercoledì 26 marzo 2014
martedì 25 marzo 2014
lunedì 24 marzo 2014
C'è un paio di scarpette rosse
C'è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c'è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c'è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bambino di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l'eternità
perchè i piedini dei bambini morti non crescono
c'è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.
Joyce Lussu
numero ventiquattro
quasi nuove
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c'è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c'è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bambino di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l'eternità
perchè i piedini dei bambini morti non crescono
c'è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.
Joyce Lussu
domenica 23 marzo 2014
Il passato è una terra straniera
Molto appassionante questo libro di Gianrico Carofiglio, che sicuramente è salito
nell'elite dei miei autori preferiti in pochissimo tempo. Autobiografico
racconta le esperienze di un ventenne che devia momentaneamente la sua vita per
due anni infilandosi nei meandri del gioco e di altre situazioni decisamente
underground, fino all'epilogo previsto ma decisamente drammatico che con un
notevole schock lo riporta sulla "retta via". Ambientato perlopiù a Bari
appassiona alla grande e si fa quindi leggere decisamente in velocità.
sabato 22 marzo 2014
Americrazy
Un breve ma interessante libro di viaggio, molto ben scritto dall'amico
Sebastiano Pezzani che racconta le sensazioni, le emozioni e le esperienze di un viaggio on the road negli Stati Uniti, viaggio compiuto in occasione di una breve tourneè del suo gruppo musicale, i RAB4. Tanti gli incontri interessanti
e le esperienze con cui si mettono a confronto questi "vecchi" musicisti nella terra che ha fatto nascere la musica di cui si sono appassionati. Molto valida anche la raccolta di recensioni di libri e dischi che si relazionano con i luoghi visitati. Non mancano ovviamente tanti spunti e tante spinte per un
viaggio on the road negli States.
venerdì 21 marzo 2014
Conclusioni sconclusionate sul viaggio in Spagna
Avevo organizzato molto bene questo itinerario tra paesini piccoli o
addirittura abbandonati, e luoghi naturalisticamente molto curiosi e devo
ammettere che ha nettamente superato le aspettative. Sono partito con un pacco
di fogli di itinerari ricavati da ViaMichelin e tante informazioni curiose
raccolte su Minube e su altri siti ma molto importante è stato anche il
chiacchierare con la gente incontrata per strada che mi ha dato sempre ottime
dritte ed ha apprezzato il mio spagnolo da autodidatta. La crisi si sente e tanto anche qui, basta notare che in orario tapas molti bar non sono pieni e gli stessi ristoranti abituati ad orari decisamente tardi chiudono le cucine molto prima che in passato. E' stata la mia quinta volta in Spagna (comprendendo anche le Canarie)
e questo paese mi sta entrando sempre più nel cuore, gente sempre cordialissima
e disponibile, posti bellissimi, una storia e un patrimonio culturale
decisamente competitivi, nonchè prezzi bassi, strade ottime con validissima
organizzazione turistica per concludere con gastronomia spettacolare. A parte
il ritardo nel volo di ritorno direi ottimale il volo Ryanair, 1h 30' per
arrivare nella vivibilissima ed accogliente Saragozza, che sicuramente potrà
essere sfruttata per altri itinerari , ad esempio nei Paesi baschi o verso sud
con altri interessanti paesini e l'ambita zona di Cuenca.
Guidare in Spagna è piacevolissimo, strade sempre ben tenute e decisamente
poca aggressività al volante confronto all'Italia, ad esempio appena un pedone si avvicina alle striscie pedonali le auto si fermano quasi automaticamente! . Bellissimi quasi tutti i
paesini visitati, un pò deludente Covarrubias molto reclamizzato da alcune
agenzie ma assolutamente inferiore rispetto ad altri pueblos come Calatanazor, per citarne solo uno. A livello naturale tante le eccellenze, tra cui spiccano Las
Medullas, le piccole ma affascinanti garganta de la Yecla e le eccezionali
spiagge di campagna. Insomma un signor viaggio ed un bellissimo itinerario inventato.
giovedì 20 marzo 2014
La Partigiana Chicchi
Un grande amico dell'ANPI scrive:
Sergio
Il 12 marzo 2013 moriva Teresa Mattei, la partigiana Chicchi, la deputata più giovane (aveva 25 anni) della Costituente.
Voglio ricordarla con due sue riflessioni.
"Oggi si sente spesso la frase "scendere in politica"...Io, sinceramente, provo ogni volta che l'ascolto una sensazione di fastidio, come di cosa impropria e ambigua. Nell'ormai lontano 1946, dopo le vicende del fascismo, della guerra, della Resistenza, dopo il primo faticoso ed entusiasmante lavoro di organizzazione politica per una società finalmente democratica, nessuno di noi avrebbe usato tale espressione. Si poteva semmai parlare di organizzarsi e salire in politica. La politica era per tutti noi non un'arena specializzata e riservata ad alcuni, ma lo strumento fondamentale per evitare di ricadere in vecchi costumi e abitudini che avevano portato i cittadini a essere esclusi dalla gestione reale della cosa pubblica."
"Quando ero alla Costituente, proposi un paio di leggi: la prima diceva che nessuno potesse essere eletto più di due volte; la seconda affermava la necessità di un equilibrio permanente in Parlamento fra uomini e donne, e fra tutte le classi sociali che dovevano essere adeguatamente rappresentate nelle liste elettorali... Solo così un'assemblea sovrana avrebbe espresso davvero il paese intero."
Sergio
mercoledì 19 marzo 2014
In diretta dal Kurdistan : Newroz 2014
Come ogni anno da dieci anni, in occasione del Capodanno turco (Il Newroz !) è partita per il Kurdistan turco una delegazione di osservatori da Fidenza insieme ad altre delegazioni dall'Italia e da altri paesi europei. Anche quest'anno sarà possibile seguire in diretta i resoconti della delegazione sul blog della Carovana kurda 2014.
Ultimo giorno a Saragozza
Piano piano mi incammino lungo l'Ebro fino ad arrivare alla bella zona dell'Expo dove si sprecano le fotografie quindi tappa al palazzo dell'Aljaferia decisamente carino anche se non paragonabile a gioielli come l'Alhambra o la Mesqueta. Mangio qualcosa poi mi incammino verso Calle Maria Agustin dove insieme ad altri italiani prendo il bus per l'aeroporto. Ho parlato venti minuti in spagnolo con una ragazza finchè una parola mi ha tradito e ha scoperto che sono italiano ... lei era di Catania ed era convinta io fossi inglese!! L'aereo Ryanair tarda di un'ora e mezzo e arrivo a casa stanchissimo a notte fonda ... nei prossimi giorni tirerò le conclusioni su quest'ultimo favoloso viaggio in terra iberica.
martedì 18 marzo 2014
I paesini abbandonati della Navarra
Inizio la giornata camminando con molta calma per Olite poi rapido giro a Ujue attorniata da terrazzamenti ricavati dall'uomo per le coltivazioni, è un piccolo interessante paesino medioevale ma non paragonabile a Sos del Rey Catolico, una vera meraviglia di paese abitato da poche anime, con scorci favolosi e con una chiesa meravigliosa. Poche volte mi sono concesso visite alle chiese in questo viaggio ma la iglesia di Sos appartenente al tardo romanico è incantevole. Intanto ha anch'essa un santo senza testa, San Lamberto, e un organo barocco a dir poco eccezionale, parlo con il custode e a sorpresa compro anche il libro fotografico della chiesa poi mi avventuro nella cripta attraverso una ripidissima scala a chiocciola in pietra, arrivato da basso lo spettacolo degli affreschi fa restare senza parole. Abbandono Sos per una strada secondaria in cerca di un paesino abbandonato, giro un pò a vuoto per un bosco poi in lontananza vedo una torre medioevale, decido di andare fino a lì e poi tornare indietro, e invece sospresa è proprio quello che cercavo: Ruesta, ed è favoloso. Arriva un cane che abbaia e la padrona lo richiama così nell'unica casa risistemata trovo un baretto, mentre prendo dell'acqua faccio amicizia con la coppia di gestori. Ci tengono a sottolineare che il pueblo non è stato abbandonato ma espropriato e lasciato andare dalla mafia politica così come altri due stupendi paesini di cui mi indicano la strada. Sono indeciso perchè il tempo è poco ma le loro parole mi convincono così arrivo prima a Esco e poi a Tiermas che perà ammiro solo da lontano, effettivamente sono due gioiellini e sono felicissimo di aver prolungato il percorso. Però poi trovo chiusa la strada che dovevo fare e comunque non mi perdo d'animo e per le 17.30 dopo vari incontri per strada sempre seguiti da ottimi consigli arrivo all'entrata del parco delle Bandenas Reales. Colline e formazioni rocciose affascinanti che circondano però il poligono da tiro dei caccia spagnoli, mi ferma anche un ranger che oltre a indicarmi i posti più belli mi dice che per regolamento devo uscire un'ora prima del buio e sorprendentemente ce la faccio così come a sorpresa alle 20 in punto sono alla stazione Delicias di Saragozza dove consegno l'auto che mi ha condotto per questo stupendo giro di otto giorni tra piccoli pueblos e meraviglie della natura. Riprendo alloggio al solito Hostal San Jorge e finalmente riesco a provare le tapas de la Republica de las comidas, un bar consigliatomi sul blog assolutamente da visitare sia per l'originalità dell'arredamento che per la qualità e il prezzo del cibo. Ultimo giro notturno nell'affascinante piazza della basilica del Pilar, mentre una pattuglia di volontari è alle prese con un terzetto di alcoolizzati su una panchina. Bella e umana questa Spagna, che purtroppo condivide alcuni problemi politici ed economici con la nostra Italia.
lunedì 17 marzo 2014
Ritorno al medioevo
Carina Santillana del Mar che come dice il nome(!) non ha sbocchi sul mare, la visito di buon ora e il suo fascino del passato non è inquinato da frotte di turisti. A 2 chilometri ci sono le famose grotte di Altamira, sono il primo visitatore della giornata però purtroppo oggi non c'è il sorteggio per visitare le grotte originali così mi devo accontentare di visitarne gratuitamente la copia. A Torre de Vega mi perdo clamorosamente e impiego un sacco di tempo a ritrovare la retta via. Alla fine arrivo finalmente alla mia meta, Puentedey, un favoloso paesino medievale costruito su un arco di roccia naturale. Raggiungo poi la bella Frias dove un gruppo di camminatori mi obbliga a fare due chilometri in più per ammirare una bella vecchia chiesetta vicino a delle cascate, Tudera. Entro quindi nei paesi baschi con uno spettacolare paesaggio a base di roccioni e laghetti. Mi ferma ancora la polizia ma dopo un rapido sguardo all'interno dell'abitacolo mi lasciano andare così ho il tempo per raggiungere LaGuardia, un altro paesino medioevale all'interno di mura su uno sperone roccioso circondato da vigneti, così mangio anche qualcosa e ringrazio chi ha inventato le tapas, sempre presenti in qualunque bar. Ho perso molto tempo ma riesco comunque a completare il programma previsto con la visita prima di Puente de la Reina e poi di una piccola affascinante chiesetta templare circondata da un porticato. Arrivato a Olite abbandono finalmente la macchina e a piedi entro nel bel centro storico alla ricerca della mia nuova dimora e del ristorante dove consumare la mia ennesima pantagruelica cena. Così come la benzinaia di Puente de la Reina anche il cameriere del ristorante si rivela un'ottima guida turistica e si spreca in consigli per visitare l'indomani le ambite Bandenas Reales.
domenica 16 marzo 2014
Llanes e le sue spiaggie
Prima giornata di cielo terso dopo una settimana di sole e allora oggi
me la prendo comoda. Bella passeggiata per la promenade San Pedro di
Llanes fino al molo con i coloratissimi cubos de la memoria. Una volta
salito in macchina inizia la giornata delle spiaggie, tutte belle e
grazie alle indicazioni di un gentile signore appassionato di Google Map
mi butto in stradine nascoste alla ricerca dei famosi bofones. Per
goderli appieno ci vorrebbe un bel temporale, infatti questi monumenti
naturali sono delle cavità in terreno direi carsico vicino all'oceano,
da cui possono uscire sbuffi d'acqua alti anche 15 metri, e comunque
avvicinandomi (se il cane del gregge lo permette!) si sente un rumore
decisamente minaccioso. C'è gente che cammina ma anche una coppia di sposi intenta a farsi immortalare da una fotografa a bordi di strane biciclette.
Mi sposto a Buelas dove mi incammino alla ricerca di un altra spiaggia
in mezzo ai campi: playa de Cobijero, che raggiungo estasiato non prima
di aver attraversato una mandria di buoi. Spettacolo! Vicino c'è una
grotta, vedo un pò di zaini e sento delle voci per cui curioso mi
avvicino ad osservarne l'interno. Sorpresa: c'è una troupe
cinematografica intenta a filmare una scena con dei cavernicoli. Al mio
commento riferito all'attore preistorico "Que bonito!", mi sento
rispondere dal regista che effettivamente la mia definizione è "una gran
palabra" e tutti scoppiano a ridere. Breve sosta a San Vicente de la
Baquera e poi abbandono il mare per spostarmi a Comillas dove ammiro
l'immenso palazzo del Sobrellano e un altro gioiellino di Gaudì, il
Capricho. Ma il richiamo del mare è forte così concludo la giornata
visitando la bella e piccola spiaggia di Santa Justa. Arrivato
finalmente a Santillana del Mar, parcheggio ma non riesco a chiudere
l'auto, non capisco che cavolata ho fatto, infatti la colpa è della
vicina stazione di polizia che disturba ogni onda elettromagnetica esterna a centinaia di
metri di distanza, retaggio della guerra con i baschi dell'ETA.
Chiacchiero con l'albergatore ed un suo amico stupiti del mio giro
fotografico e interessati ad alcuni luoghi, per loro sconosciuti, che
promettono di andare a visitare in futuro.
sabato 15 marzo 2014
Santuari nelle grotte e spiaggie in aperta campagna
Una passeggiata per Cudillero aiuta certamente a rimettersi in pace con il mondo. Saluto la simpaticissima padrona della Pensione Camarote e scherzo con la vicina fornaia da cui compro una specie di torta farcita con carne che sarà il mio pranzo. Dopo aver goduto del panorama di Cabo Vidio assaggio il sidro a Lastres, non è la mia bevanda preferita ma andava assaggiato e poi al Bodegon di Llanes lo vedo versare nel bicchiere senza guardare da un metro d'altezza senza sprecarne un solo goccio al che torna ad interessarmi! Le cene sono sempre più che sostanziose e iniziano sempre con antipasti a sorpresa compresi nel prezzo; in pratica la birra anche a cena è acompagnata da una tapa, o pincho. Stupendo il tour nei Picos d'Europa iniziato con sosta al ponte romano di Canvas de Onix e proseguito con lo spettacolare santuario della cueva di Covadonga, una chiesetta all'interno di una grotta inserita in un roccione a picco. E malgrado la strada che mette a dura prova le mie vertigini è eccezionale il panorama che si gode dai laghetti in quota sopra a Covadonga. Qui mi esibisco anche in una foto ricordo ad una giovane coppia con un iphone e al primo colpo invece di fotografare loro mi faccio un autoscatto e penso che i due stiano ancora ridendo ... eh le nuove tecnologie!! Scendo al mare e mi gusto alcune splendide spiagge, Almolin, Niembro e infine l'obbiettivo principale della giornata, il monumento naturale senza alcuna indicazione stradale: la Playa de Gulpiyuri, una spiaggia perfetta e meravigliosa all'interno di un campo a 150 metri dal mare. Tramite grotte arriva l'acqua dell'oceano con tanto di onde, un luogo affascinante e spettacolare. E complimenti a me che l'ho trovato! E dopo lo spettacolo del sidro al Bodegon chiedo una mappa alla portiera dell'hotel e me ne vado con un notevole programma spiaggesco per l'indomani.
venerdì 14 marzo 2014
Taramundi e lo squaletto di Cudillero
A Ponferrada non mancano i tanti pellegrini camminatori armati di bastone e zaino. Breve sosta a Villafranca quindi abbndono la zona del Bierzo e mi dirigo verso le colline boscose delle Asturie fino a Taramundi dove visito l'abbandonata As Veigas e la risistemata Os Teixtos, due vecchi complessi rurali dotati di mulino ad acqua e tutti costruiti in pietra, un deciso ritorno al passato. E poi finalmente ecco il mare anzi l'oceano, come consigliatomi da un amico mi fermo nella piccola Puerto de La Vega per un pranzetto in una tipica osteria: 15 euro per una zuppa di frutti di mare e un merluzzo alla griglia, più un caffè e due birrette, un prezzo quasi scandaloso! Luarca non mi entusiasma se non fosse per l'affascinante asta del pesce con tanto di schermo digitale e discussioni tra anziani pescatori. Prendo una stradina piena di curve che tra boschi mi conduce prima a Santa Marina in cui trovo il sentiero nascosto che tra mucche, cavalli e pecore mi porta alla splendida spiaggia di Guirua: spettacolare! Quindi a Castaneras dove finalmente con l'aiuto di indicazioni stradali ( vuoi mettere però con l'anziano di Santa Marina che al mio ringraziamento per le indicazioni risponde con "Ma de que!!") arrivo alla Playa de Silencio o Gavieru in cui mi godo un bellissimo tramonto. Quindi a Ovinana devio per l'affascinante faro di Cabo Vidio che tornerò a visitare anche domani. Arrivo infine alla meta, l'ambito e stupendo Cudillero in cui non mancano i giganteschi mastini di Leon (già il nome la dice lunga!!) Trovo un ristorantino con grandi e belle foto di viaggio, dove mi esibisco in un'altra epica mangiata. Mi concedo il famoso curadillo di Cudillero, uno squaletto essiccato e poi cucinato, tipica tradizione del luogo per fronteggiare gli inverni non pescosi. Il cameriere non è convinto dell'ordine perchè lo definisce un cibo molto particolare ma quando sente che a Ponferrada ho apprezzato il botillo, allora cede ed effettivamente ne rimango anche soddisfatto. Dormo in una pensioncina con simpaticissima padrona dal costo decisamente esoso: 20 euro con anche wifi e colazione compresa ... beh parliamone!!
giovedì 13 marzo 2014
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