mercoledì 15 aprile 2020

In diretta dalla zona rossa - parte 38

Tanto per cambiare argomento non c'è di meglio che insultare i migranti che muoiono in mare: quando pensi che si sia toccato il fondo della disumanità, ci sono sempre i soliti noti pronti a contraddirti. Ma veramente pensate che io goda a stare chiuso in casa per settimane e settimane!? Non è magari semplicemente che cerco di adattarmi!? Oggi ho lavorato e organizzarsi il pranzo di questi tempi non è facilissimo, mi sono anche bevuto una lattina di CocaCola, roba che non succedeva da anni e anni. Come al solito approfitto della giornata lavorativa per fare spesa nei negozietti vicini e suggestionato dai commenti di alcuni clienti compro anche un melone. Da qui nasce spontanea la domanda, non solo parmigiana: "come si fa a mangiare il melone senza il prosciutto crudo?". Mi fermo per strada nell'osteria di riferimento e ne esco anche con una bottiglia di Gutturnio superiore (vino molto ingiustamente sottovalutato, n.d.r.!), e su questo discorso preferirei non soffermarmi troppo!! Però nasce giustamente il dilemma sul perchè una bottiglia di vino a casa mia, pur vivendo da solo, dura solo poche ore ... e in questo unico caso tendo ad avallare le peggiore tesi complottiste!! Sulla strada di ritorno dal lavoro vedo una nube grigia, color polvere, che avanza velocemente ... accellero e circa 100 metri prima del mio arrivo e solo poco metri prima di un camioncino crolla sulla strada una bella pianta! Insieme all'autista sconvolto e ad altre cinque persone tutte correttamente "mascherate" spostiamo i rami liberando una carreggiata e passiamo velocemente, per poi scoprire che a circa un chilometro di distanza in linea d'aria, ovvero a MonteManulo, è passata una terrificante tromba d'aria. Nel frattempo il fuoco si avvicina sempre di più a Pripyat e a quel che rimane della centrale nucleare di Chernobyl. Diventa sempre più attuale il detto "anno bisesto, anno funesto"!! Per fortuna sta procedendo a ritmo sempre più spedito l'iniziativa di beneficenza cui sto collaborando con altre meravigliose persone. E quando alcool e solitudine si uniscono, ho sempre la fortuna di avere una meravigliosa vicina e cerco in tutti i modi di attirare la sua attenzione per fare due chiacchiere sul balcone. E preso un po' dall'alcool e un po' dalla solitudine faccio anche una dichiarazione d'amore, via whatsapp, ad un amico stalinista: non so se saremo ancora amici!?  Oggi ho sentito due sirene di ambulanza e mi hanno cambiato l'umore, i numeri calano ma parliamo sempre di centinaia e centinaia di morti. Amiche mi raccontano delle loro paure per le situazioni di bambini autistici e di situazioni pesantissime in famiglie con disabili ... tutte storie di vita che vengono ignorate dalle statistiche. Andiamo avanti, sarà lunga!

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