Prima esperienza con il velocissimo treno Shinkansen, poi treno locale e comincia la camminata per la bella e piccola Nikko, sede di antichi e purtroppo frequentatissimi templi. Sono in ristrutturazione da tre anni ma sempre affascinanti, con la bella incisione lignea delle scimmiette "non vedo non sento non parlo" e bellissimi pavoni. Insieme a quattro simpatici israeliani faccio la salita nella foresta che porta all'antico mausoleo, mentre in una bella sala piena di giapponesi mi viene spiegato l'antico oroscopo. C'è anche tempo per i primi acquisti: la freccia di Buddha a difesa degli spiriti cattivi e una bambolina tipica in legno. Al Futurasan non mancano i tanti giochi zen, come l'abbraccio degli alberi e i famosi ema, tavolozze di legno su cui scrivere i propri desideri. Non ci facciamo mancare la bella camminata lungo il fiume fino al Kanmangafuchi Abyss dal nome impronunciabile con tante statue funebri di Jizo (protettore dei viaggiatori e dei bambini sfortunati, n.d.r.), tutte con cuffia e sciarpa rossa. La leggenda dice che contandole all'andata e poi al ritorno il numero cambia, e cosi infatti avviene anche a me ... da qui la leggenda delle statue fantasma. Soliti esperimenti culinari, sempre ottimi quindi di ritorno per l'ultima cena a Tokyo, mi sparo un enorme sushimi, fette di pesce crudo, vicino a Ueno, un quartiere spesso snobbato ma anche molto interessante. Facciamo provviste per domani nel solito piccolo supermarket Family Mart aperto 24 ore su 24. E' passata la prima settimana e siamo tutti entusiasti per questo paese singolare ed affascinante allo stesso tempo. Arigato!!
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