Un buon film francese con una sempre ottima Isabelle Huppert, insegnante di filosofia alle prese con gli inganni della vita. Si parla di libertà di pensiero ma anche di anarchia, si parla di vita e di scelte. E' un film che regala molti spunti di riflessione oltre agli stupendi paesaggi del nord francese. Ho anche una mezza idea di leggermi "Il perdente radicale" di Enzensberger.
4 commenti:
Questo film è in lista tra quelli da vedere, sperando passi anche da noi ... la Huppert è sempre la Huppert (super anche nel recente "Elle", visto qualche settimana fa).
Per me ormai andare al cinema vuol dire fare 36 km per Parma con tre cinema d'essai o qualche volta 25 km. per Fiorenzuola, in alternativa un cinama a Salsomaggiore che fa i film che mi interessano al giovedi sera quando io ho un altro impegno. E pensare che la mia famiglia ha sempre gestito cinema!
Anche io, mi faccio almeno 30 km per vedere un film in città (non mi piacciono i multi nei centri commerciali, e poi fanno poco di interessante), nella mia città quasi sempre (o in trentino, o a Bologna, se ci sono per altre cose). Facciamo km per un film in sala, nel vale la pena.
decisamente !
Posta un commento