Superata la turisticissima e sballona Van Vieng ci dirigiamo verso Vientiane, tre ore di strada prima di raggiungere il dimenticato e un po' abbandonato Buddha Park, un parco kitch costruito negli anni '50 con il suo fascino. Vientiane si presenta sempre come sonnacchiosa, con qualche tempio interessante ma senza niente di eclatante. In serata dopo un clamoroso trasferimento cittadino su pick-up (circa 26 persone nello spazio dove si pensava di stare stretti in 12!!) saliamo finalmente sul famoso VIP sleepingbus, un bus a due piani made in Laos che in pratica sostituisce il treno con cuccette, esperienza interessanete come interessante è vederlo fernarsi per guiasti al motore insieme ad altri cinque bus, e quindi ben dieci meccanici impegnati di notte a ricostruire un pezzo di motore, compreso martellate sulle dita ... in pratica uno show notturno.
All'arrivo a Pakse ottima colazione in una meravigliosa pasticceria prima di vagare per il solito ordinato mercato, in cui non mancano mai animali proibiti nascosti sotto i banchi e tante altre chicche, tra cui il betel indiano, mangiato però direttamente dalle corteccie. Qualche fantastica cascata sul Mekong e poi arriviamo a Si Phan Don, le 4000 isole sul Mekong, un pò in Laos un pò in Cambogia tra cui vivono i delfini bianchi che però non riusciamo a vedere. Un bel giro in bicicletta, tanti sorrisi e una rilassante navigazione sul Mekong prima di rimetterci in marcia verso la Thailandia.
3 commenti:
I delfini bianchi non sono riuscito a vederli neanche io, credo che poi ne siano rimasti veramente pochi esemplari.
Neppure io ho visto i delfini ma la pace e la tranquillità di quei posti me la ricordo ancora come fosse ieri... Che voglia di tornarci !
Prima o poi penso che ci tornerò per una settimana di relax.
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