Parto con calma passeggiando per Whitby, così aspetto l'apertura della famosa abbazia alle 10, in posizione bellissima su una scogliera. Poi per strada mi perdo a Redcar e alla fine mi saltano un po' i tempi, ma penso sarà la regola del viaggio! Anche perchè mi sono segnato molte tappe e dovrò un po' tagliare, così arrivo decisamente tardi. Lungo la costa visito prima il castello di Worksworth poi ammiro quello di Bamburgh ma soprattutto assaporo la bella campagna finchè arrivo a Jedsburgh tardi per visitare l'abbazia che però ammiro dall'esterno. Sono in Scozia!! Mi fermo a chiacchierare con dei turisti australiani e americani quindi la guida scozzese dopo aver pagato un'entrata in bagno (30 penny) e fatto entrare tutti gli uomini del suo gruppo, decisamente all'italiana (!!), mi dà qualche dritta sulle tappe da fare per strada. Mi suggerisce si svoltare a SanBoso che poi scopro essere Saint Boswell così arrivo all'abbazia sperduta oltrechè distrutta di Dryburgh, anch'essa chiusa. Però ne esce una coppia di ragazzi che mi spiega come entrare senza problemi e cosi me la posso godere in completa solitudine e libertà magnifica esperienza!! A Melrose assisto ad una esibizione della banda in costume, cornamusa e kilt, prima di gironzolare attorno alla sesta abbazia del viaggio, sempre circondata da tante lapidi. Un signore che mi ha osservato mentre fotografavo i musicisti mi indica un ristorante così ne approfitto anche se ho ancora un'ora abbondante di strada da fare. Strade bellissime, spesso nei boschi e spesso affiancate da immense siepi, finchè arrivo al mare dove spicca l'isolotto bianco di guano (dicono così anche in Scozia perchè rende bene!) davanti al castello di Tantallion, vedo il campeggio ma freddo e vento frenano i miei entusiasmi così trovo un b&b, il Folie. Chiacchiero con i simpatici padroni della mia vecchia esperienza a Edinburgo (avevo sedici anni, una vita fa!!) e poi si discorre di booking, trivago e del pessimo tripadvisor. Si inserisce nel discorso anche una loro amica ma il suo scozzese da ubriaca è difficilmente comprensibile anche per loro. Devo dire che con la lingua io mi faccio capire bene ma spesso devo rallentare i miei interlocutori per capirci qualcosa.
Faccio un'abbondante colazione quindi saluto i due simpatici padroni di casa e mi dirigo verso il Tantallion Castle "not before of" aver fatto una passeggiata nel campo da golf sul mare, ne attraverserò a bizzeffe lungo la strada. Il fatto che mi venga da scrivere direttamente in inglese è un buon segno di ambientamento così come quando smetterò di cercare il cambio in auto a destra nel cassetto della portiera!! In Scozia i luoghi di interesse chiudono mezz'ora prima ma scopro anche che aprono mezz'ora prima, quindi alle 9.30. Faccio la tessera Scottish Express così visito il primo castello in solitaria e poi il Dirleton Castle meno interessante, se non fosse per il bel giardino. Supero abbastanza bene la zona attorno ad Edinburgo ed il maestoso ponte di Queensferry sul mare. Quindi mi dirigo sulla Fife Coast e arrivo a Crail, piccolo paesino famoso per il vecchio caratteristico porto e ancor più per l'ottimo granchio (dressed crab) che mi gusto in una piccola locanda sul mare con esposizione d'arte di una pittrice locale. Fanno il loro ingresso le mie prime due turiste italiane del viaggio che fanno sapere a tutti i presenti che l'Enza cerca degli adesivi e che questo è sicuramente il posto giusto per trovarli!! A Saint Andrews incontrerò un'altra famigliola italiana che per farsi una foto di gruppo sale su una lapide antica facendola drammaticamente inclinare ma "tanto è vecchia"!! Fine dell'intervallo polemico sui turisti italiani. Saint Andrews è molto carina, con una stupenda cattedrale diroccata circondata da lapidi funerarie vicino ad un castello diroccato anch'esso sul mare. Bello anche il vecchio porto dove arriva un bel gruppo di persone pagaiando su tavole da un canale interno, io li fotografo mentre alcune signore li immortalano dipingendo. Una coppia arriva abbracciata e scherzando la ragazza tira una bella pagaiata al compagno che finisce in acqua assetato di vendetta! Proseguo sul lungomare quindi attraversando Dundee mi becco un signor acquazzone e arrivo ad Arbroath in tempo per vedere una piccola folla uscire dal circo sulla spiaggia. Anche qui l'abbazia rossa è chiusa ma la ammiro girandoci attorno. Mi fermo poi a cena ad Inverbervie, mangio bene con gente gentilissima così essendo a 20 miglia da Stonehaven decido di fermarmi a dormire. Sulla spiaggia nascosto in mezzo ad una scogliera c'è anche un bunker della seconda guerra mondiale, e devo ringraziare il cameriere che mi ha disegnato una mappa sulla ricevuta. Parlo un po' di calcio con un tifoso dell'Aberdeen e scrivo approfittando del free wi-fi che finalmente qua funziona.
2 commenti:
Mi sembraun bel modo di viaggiare il tuo, asolutamente libero.
Due post fantastici, proprio come il viaggio che stai vivendo e che ci stai magistralmente raccontando!
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