martedì 9 luglio 2013

Una lettera ricca di cultura e umanità

Questa lettera è stata ricevuta da una ragazza dell'Associazione Giraffe che ha collaborato con il Forum Solidarietà di Parma per la realizzazione della bellissima Festa Multiculturale di Collecchio, arrivata alla 17^ edizione e che ha visto quest'anno anche la presenza del Ministro Kyenge.
Secondo me non c'è bisogno di nessun commento, al limite si merita una gran bella risata!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione: al massimo possiamo concedere una risata, non vale la pena di dar corda agli imbecilli

Unknown ha detto...

Sono d'accordo sul fatto che chi l'ha scritta non è certo una persona dotata di straordinarie capacità intellettuali nè di competenze sociali, ma questa rabbia e questa profonda ignoranza non vanno sottovalutate. C'è tanto malessere sociale che si nasconde dietro queste parole, che non giustifico affatto, ma temo perchè possono diventare pericolose e sfociare nella violenza come sappiamo bene. Non sono da ignorare e nemmeno da minimizzare. E' un pericolo reale che il nostro paese deve affrontare-la rabbia della massa- la disperazione dell'italiano che non riesce più a condurre una vita dignitosa ed ha bisogno di qualcuno/qualcosa verso il quale indirizzare la propria ira .
Ecco quindi che le categorie più esposte pagano le conseguenze di questo profondo malessere sociale tutto italiano. Ecco quindi che ci si sfoga sugli africani ( bizzarro pensare che per i più tutti coloro che abbiano la pelle scura vengano dall'Africa) o sulle donne nere, bianche, belle o brutte non fa differenza l'importante è sfogare la propria ira e frustrazione, il fallimento di una nazione e ovviamente del suo popolo, nel modo più crudele possibile.
NO, non sono parole di ignorare queste anche se chi le ha scritte ignora il mondo al di fuori del proprio microcosmo.
Arianna Briganti

marcaval ha detto...

Penso che ridere in faccia a questa gente sia sempre la cosa migliore. Poi non posso negare che hai perfettamente ragione, l'ignoranza che domina nella nostra società sta dirigendo contro il "diverso" tutte le paure e le frustrazioni derivate da un clamoroso fallimento sociale e morale.