Mi alzo con calma, la casa rural è decisamente silenziosa, non c'è nessuno, solo un corriere all'esterno che aspetta! Bevo un caffè per strada e mi fermo un'oretta a visitare il parco archeologico di Segobriga, i resti di un'antica città romana in cui spiccano teatro e anfiteatro, oltre al simpatico signore che sta verniciando le transenne. In un paesino due signore mi chiedono un'informazione e rimangono basite quando scoprono che sono italiano, segno che mi mimetizzo bene. Comincio ad incontrare mulini a vento, i primi a Belmonte dove giro attorno al famoso castello quindi un bel gruppo di mulini a Mota del Cuervo. Comincio a pensare che non sono mulini a vento ma giganti e li sgomino tutti ... mi sono un po' fatto prendere, in effetti qui tutto ricorda Don Chisciotte, Sancho Panza e Dulcinea ed infatti mi fermo anche ad El Toboso. Devio un attimo per vedere un po' di graffiti sul tema comics a El Provencio prima di fermarmi a Campo di Criptana e a Consuegra dove i mulini sono piazzati attorno ad un'affascinante fortezza. Prendo quindi la strada per Almagro e mi fiondo nell'hotel ma la carinissima ragazza della reception ride dicendomi che il suo è un hostal con lo stesso nome dell'hotel che ho prenotato io e che si trova a soli 50 metri di distanza. Due passi per il paese fino a scoprire la bella piazza balconata che ricorda quella di Chinchon se non fosse che questa è rettagolare e l'altra era rotonda. Il famoso teatro delle commedie è chiuso quindi vado a cenare e sperimento due piatti mancheghi, il primo un superlativo carciofo caramellato il seconda una porzione immensa di carne di maiale in olio. Sono proprio stanco ed è ora di buttarmi a letto, la temperatura è decisamente salita fino a toccare i 28 gradi.
2 commenti:
Bellissimo racconto, la Spagna mi manca, ma spero un giorno di riuscire a visitarla. Salutami Almodovar se lo incontri :)
piu la giro e piu ne rimango affascinato. E sotto sotto cova sempre l'idea anarchica e antifascista.
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